«Fuggi fuggi»: serrande giù
Il degrado svuota Zingonia

Un «fuggi fuggi» generale dalla piazza Affari (ai confini di Verdellino) e dalle vie circostanti. È quanto si sta registrando a Zingonia. A fuggire sono diverse attività commerciali e professionali condotte da italiani. In alcuni casi attività storiche.

Un «fuggi fuggi» generale dalla piazza Affari (ai confini di Verdellino) e dalle vie circostanti. È quanto si sta registrando a Zingonia. A fuggire sono diverse attività commerciali e professionali condotte da italiani. In alcuni casi attività storiche, sul territorio da decenni.

I titolari però non ce la fanno più a lavorare in mezzo al degrado urbanistico e allo spaccio di droga. Per questo motivo hanno deciso di trasferirsi. Si tratta dello studio dentistico Pasquale che da giugno si è spostato da «Le 4 torri» in via degli Oleandri, dove esercitava da 44 anni; una settimana fa ha lasciato il 13° piano del condominio «Il Grattacielo», dove lavorava da 10 anni, uno studio legale; lo stesso, il 3 settembre, farà la Fondiaria Sai, per tutti gli Anni Duemila al terzo piano de «Il Grattacielo». Il 31 luglio ha invece chiuso del tutto la storica cartoleria «Punto e Virgola», in piazza Affari da circa venticinque anni.

Un fuggi fuggi generale che rappresenta decisamente uno bello schiaffo al progetto di riqualificazione della zona fatto partire da Regione, Provincia, Aler e dai cinque Comuni su cui insiste il quartiere (Verdello, Verdellino, Osio Sotto, Ciserano e Boltiere).

Sì, perché chi fugge dimostra di non credere che questo progetto possa far rinascere una delle zone più simboliche di Zingonia, ossia la piazza Affari e i complessi residenziali sulle vie circostanti: «Sono 20 anni che sentiamo parlare di riqualificazione. Dopo tante promesse non ci crediamo più».

Leggi le due pagine dedicate all'argomento su L'Eco di lunedì 5 agosto

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