Il Daragi e i rumori notturni
Il Tar: niente stop al dehors

Le misure antirumore imposte dal Comune di Bergamo al Daragi, frequentato locale di viale Giulio Cesare, sono state messe in stand by dal Tar (Tribunale amministrativo regionale) di Brescia fino a settembre, quando il tribunale si esprimerà in modo definitivo.

Le misure antirumore imposte dal Comune di Bergamo al Daragi, frequentato locale di viale Giulio Cesare, sono state messe in stand by dal Tar (Tribunale amministrativo regionale) di Brescia fino a settembre, quando il tribunale si esprimerà in modo definitivo.

Nel luglio scorso Palafrizzoni, con un provvedimento del dirigente del Servizio ecologia e ambiente, sulla base della relazione acustica effettuata da Arpa chiedeva ai gestori del locale interventi di bonifica acustica per «ricondurre entro i limiti di legge le emissioni rumorose», istituendo il divieto dell'uso di impianti elettroacustici fino al collaudo degli interventi e il divieto di usare il dehors del locale oltre le 22.

Ma il decreto del Tar ha annullato il provvedimento del Comune, perché andrebbe a penalizzare l'attività del locale. Il tribunale ha comunque sottolineato l'obbligo di tenere sotto controllo i decibel: «Per l'immediato, considerando il danno economico che potrebbe derivare in piena stagione estiva dai due divieti – si legge nel documento del Tar –, appare necessario disporre la sospensione provvisoria di tali misure fino alla pronuncia collegiale, con la precisazione che sulla ricorrente incombe l'obbligo di adottare ogni ragionevole cautela per contenere il livello delle emissioni sonore e limitare il disagio di quanti risiedono in zona».

E poi un invito del Tribunale a ripetere i rilievi fonometrici a cura dell'amministrazione comunale e dell'Arpa, perché i gestori del locale avrebbero documentato alcuni interventi antirumore.

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