Sagre: «Minorenni al lavoro»
E i ristoranti restano vuoti

«Perché alle sagre è permesso far lavorare minorenni, non avere indumenti idonei, non fare scontrini, mentre in un ristorante dobbiamo applicare ogni norma di legge». È la lettera di un ristoratore «stanco» di perdere clienti na non solo. Commenta

«Perché alle sagre è permesso far lavorare minorenni, non avere indumenti idonei, non fare scontrini, mentre in un ristorante dobbiamo applicare ogni norma di legge». È la lettera di un ristoratore «stanco» di perdere clienti na non solo.

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«Egregio direttore,
la mia è una lettera di sfogo. Sono un ristoratore e scrivo, lo dico senza tanti giri di parole, per lamentarmi delle feste o sagre che dir si voglia. Voglio lamentarmi sì, perché io come i miei colleghi lavoro tutto l'anno per portare a casa la pagnotta.

Lavoro per mandare avanti la mia famiglia, e il mio lavoro è davvero pesante, specialmente in questo periodo difficile per tutti. Scrivo dalla media Valle Brembana, una valle chiusa che si sta ogni anno rattristando sempre di più, una valle difficile dove è difficile lavorare. Quando pensi che i mesi estivi ti possono tirare su le ossa, ecco arrivano le mitiche sagre dove ogni cosa è permessa.

È permesso fare lavorare minorenni fino a qualsiasi ora, è permesso non avere il bagno dei disabili, è permesso non avere gli indumenti idonei, è permesso non sapere e non applicare quotidianamente il manuale HACCP, è permesso non fare scontrini (tanto le feste non sono a fine di lucro!!!), è permesso non avere il pavimento antiscivolo nelle zone dove si cucina, è permesso non avere le zanzariere alle finestre, tanto si cucina all'aperto (!), ogni cosa è lecita.

Mi direte che la qualità paga sempre, alla lunga chi lavora bene viene ripagato. Credo non sia così, perchè in un paese con 3.000 abitanti, dove una festa per dieci giorni consecutivi fa una media di 500 coperti, ai ristoranti non resta più un bacino d'utenza.

Non sono contro alle feste in assoluto, ma che feste siano: con cotechini polenta e pane formaggio, con tanta musica e balli come da sempre fu! Noi dobbiamo applicare alla lettera tutte le norme, ed è giusto perchè si ha a che fare con le persone e con la loro salute. Ma questo concetto è applicabile a chiunque!

lo so che il mio sfogo sarà un urlo nel vuoto, ma grazie comunque per l'attenzione».
Un ristoratore stanco

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