Vigile alpino, si decide a settembre
Brignone non consegna la difesa

Scadeva oggi il termine per consegnare la memoria difensiva per Francesco Brignone, l'agente della polizia locale di Bergamo che è finito in una polemica dopo aver indossato il cappello da alpino mentre era in servizio.

Scadeva oggi il termine per consegnare la memoria difensiva per Francesco Brignone, l'agente della polizia locale di Bergamo che è finito in una polemica dopo aver indossato il cappello da alpino mentre era in servizio durante il corteo per il funerale di Leonardo Caprioli, storico presidente nazionale e sezionale dell'Ana. Brignone rischia un provvedimento disciplinare, il cui termine di decisione è previsto il 22 settembre prossimo.

Brignone non ha comunque intenzione di depositare alcuna difesa. Già nelle scorse settimane aveva consegnato al comandante Appiani una lettera nella quale spiegava il suo gesto:«L'eco mediatico di quanto è successo credo sia andato al di là del dovuto - aveva scritto il vigile -. È mia ferma intenzione fare un passo indietro per andare oltre, come già ho avuto modo di comunicarle: pur riconoscendo il mio errore sarei pronto a rifarlo, non per mancanza di rispetto nei suoi confronti o nella struttura che sta guidando ma per la caratura della persona a cui era destinato il mio gesto».

L'agente della polizia locale aveva infatti incontrato Appiani e aveva deciso di rendere nota la lettera che aveva inoltrato al suo comandante: «Nardo Caprioli è stato riconosciuto padre degli alpini bergamaschi e non solo, e a un degno padre è dovuto il giusto tributo - continua la comunicazione -. Questo è stato sottolineato dall'amministrazione pubblica che gli ha tributato il lutto cittadino».

E poi Brignone aggiungeva: «Credo che il ventilato presidio segnalato dalla stampa per quanto gradito come manifestazione di stima personale non sia opportuno per la divisa da me indossata quotidianamente - conclude l'agente -. Rinuncio alla mia difesa personale al possibile ricorso ed attendo, a schiena dritta, la sentenza. La presente lettera verrà inoltrata come comunicato stampa in modo che si possa chiudere quanto avvenuto: l'Italia ha problemi mggiori e Bergamo non è da meno di un berretto o un cappello».

Ora Appiani avrà tempo fino al 22 settembre per decidere quale provvedimento disciplinare prendere nei confronti di Brignone: «La quesione - ha dichiarato Appiani al telefono - al momento non è nelle priorità del Comando».

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