Cologno, rubati 18 tombini di ghisa
Ma il ladro non dice dove. Denunciato

Quando i carabinieri gli hanno fatto aprire il bagagliaio della sua Citroen Xsara e hanno trovato 18 tombini in ghisa, l'automobilista si è chiuso nel silenzio. Obiettivo dei carabinieri è quello di risalire al luogo dove sono stati rubati.

Quando i carabinieri gli hanno fatto aprire il bagagliaio della sua Citroen Xsara – da sequestrare perché senza assicurazione – e hanno trovato 18 tombini in ghisa, l'automobilista ha prima farfugliato qualcosa, dopodiché si è chiuso nel silenzio. Nei suoi confronti è scattata una denuncia a piede libero per ricettazione, ma l'obiettivo dei carabinieri di Urgnano è ora quello di risalire al più presto al luogo dove le 18 pesanti coperture di altrettanti tombini sono state prelevate.

Dalle loro condizioni, sembrerebbe infatti proprio che i chiusini siano stati rubati direttamente dalla carreggiata stradale: questo significa che da qualche parte ci sono una o più strade con 18 buchi aperti, pericolosi per automobilisti, ciclisti e soprattutto pedoni.

Tutto è cominciato nel pomeriggio di lunedì 19 agosto, alla periferia di Cologno al Serio: i carabinieri di Urgnano, durante il normale servizio di controllo del territorio, hanno notato la Citroen Xsara che viaggiava a velocità piuttosto ridotta, con il conducente che si guardava in giro con atteggiamento sospetto. Il timore è che l'uomo si trovasse in zona per mettere a segno dei furti e che, quindi, stesse guardando i possibili obiettivi. Così, dopo averlo seguito per qualche centinaio di metri, lo hanno fermato. Identificato, è emerso essere tale L. B., 36 anni, nato a Osio Sotto e residente a Verdellino, disoccupato e già noto alle forze dell'ordine. I guai per lui sono cominciati quando i militari, effettuando gli accertamenti sulla vettura, hanno scoperto che la Xsara non era coperta dall'assicurazione: a questo punto, dovendo procedere al sequestro del veicolo, hanno chiesto al trentaseienne di aprire il bagagliaio. Da qui la scoperta dei 18 tombini in ghisa.

Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo del 21 agosto

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