Niente funghi per il meteo
E i tesserini non si vendono

Funghi? Chi li ha visti quest'anno? La stagione è decisamente no. Cercatori in giro se ne vedono pochissimi, sulle Orobie ma anche altrove. Tanto meno porcini o altro di commestibile. La colpa? Ovviamente della meteorologia.

Funghi? Chi li ha visti quest'anno? La stagione è decisamente no. Cercatori in giro se ne vedono pochissimi, sulle Orobie ma anche altrove. Tanto meno porcini o altro di commestibile. La colpa? Ovviamente della meteorologia, le condizioni che, stando agli esperti, non sarebbero state idonee alla crescita. Per qualcuno a luglio e in questo mese d'agosto, tradizionali mesi per la raccolta, non si è avuto quella giusta alternanza di pioggia consistente e poi di sole per la crescita. Per altri a fare il danno ci si è messo anche il vento.

Sta di fatto che quest'anno, almeno finora (la stagione buona in genere dura fino a fine settembre-inizio ottobre), i cestini sono rimasti quasi sempre vuoti. E questo dopo due stagioni, soprattutto quella del 2011, dove il bottino era stato invece d'oro.

«Annate così ci sono state anche in passato - spiega Pierino Bigoni, esperto in micologia del gruppo Bresadola di Villa d'Ogna - quindi non bisogna stupirsi più di tanto. Abbiamo tempo ancora un mese o poco più per recuperare. A mio parere a condizionare negativamente la crescita è stato il vento: le piogge ci sono state ma poi basta un po' di vento in quota per asciugare il terreno e di funghi non se ne vedono».

Di conseguenza anche la vendita di tesserini per la raccolta - nei 40 Comuni della nostra provincia in cui il ticket è obbligatorio - quest'anno è stata, finora scarsissima. I ticket, peraltro, rispetto alla scorsa stagione, sono sostanzialmente rimasti invariati: la solita «selva» di cifre, per cui passando da un Comune o da un Consorzio all'altro occorre tenere d'occhio i costi.

L'unica variazione nella Valle dell'Olmo con il giornaliero cresciuto da otto a dieci euro. Proprio qui si hanno le quote più alte, con uno stagionale (valido fino al 30 novembre) che arriva a costare cento euro.

Leggi le due pagine dedicate all'argomento su L'Eco di giovedì 22 agosto

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