Il cercatore d'oro non molla:
«Ci perdo, ma mi diverto troppo»

Se in Val del Riso si va a caccia di oro e altri minerali nelle antiche miniere, c'è chi della corsa alla pepita ha fatto la passione di una vita. Fausto Lordi, 64 anni, pensionato di Costa Volpino, non ha mai abbandonato la sua ricerca. Su L'eco in edicola oggi: * Febbre dell'oro: la Valle del Riso tra opportunità e scetticismo

Se in Val del Riso si va a caccia di oro e altri minerali nelle antiche miniere, c'è chi della corsa alla pepita ha fatto la passione di una vita. Fausto Lordi, 64 anni, pensionato di Costa Volpino, non ha mai abbandonato la sua ricerca, nel grembo di un torrente con l'acqua ai polpacci, nonostante gli sforzi quasi mai ricompensati.

E quando scatta l'ora del setaccio, sale in auto accompagnato dall'immancabile «batea», la padella dei cercatori d'oro, dagli stivali per attraversare i torrenti e dal fidato Paride, un pastore tedesco capace di conservare, così come i torrenti, segreti e sogni.

Fausto Lordi non ne vuole sapere di lasciare l'onda della fantasia. «È come inseguire i fantasmi. Con quello che racimolo non mi pago nemmeno la benzina – racconta –. Magri bottini quando va bene, tante ore di fatica e sofferenza con mani e piedi nell'acqua spesso gelida di un torrente. Ma mai rassegnarsi, mi diverte comunque nel vivere il tesoro della natura, dell'alto Sebino».

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