Caravaggio, rogo in un laboratorio
Ma era una discarica: messi i sigilli

Ufficialmente è un laboratorio di taglio e confezioni. In realtà un capannone di 400 metri della zona artigianale di Caravaggio era pieno zeppo di rifiuti di ogni genere: cumuli di rottami, giocattoli, mobili, ferri, stracci. Una vera discarica abusiva.

Ufficialmente è un laboratorio di taglio e confezioni. In realtà un capannone di 400 metri della zona artigianale di Caravaggio era pieno zeppo di rifiuti di ogni genere: cumuli di rottami, giocattoli, mobili, ferri, stracci e quant'altro, alti anche fino a due metri.

Una vera discarica abusiva secondo la polizia locale, che ha posto sotto sequestro preventivo l'intero stabile e denunciato a piede libero il titolare G. C., 49 anni, di Caravaggio, per aver violato il testo unico ambientale e aver di fatto trasformato la ditta in un deposito non autorizzato di rifiuti.

E probabilmente nessuno se ne sarebbe mai accorto se, giovedì sera, non fosse scoppiato all'interno della ditta di Caravaggio un incendio. Un rogo accidentale, subito circoscritto dai vigili del fuoco di Treviglio e che avrebbe potuto raggiungere dimensioni più consistenti visto appunto il quantitativo di merce stipata all'interno del capannone, che si trova in via Leonardo Da Vinci, strada della zona artigianale di Caravaggio, e che confina con altri capannoni.

A dare l'allarme, attorno alle 19,30 di giovedì, è stato un passante, che ha notato del fumo uscire dalle finestre situate nella parte alta del capannone: ha subito avvertito la polizia locale, che si è recata sul posto e ha chiamato i vigili del fuoco. Dal distaccamento dei pompieri di Treviglio sono partite due squadre e un'autobotte. Il rogo è stato velocemente domato.

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