Estate al ribasso per Ryanair
Ma a Orio il clima è tranquillo

Parafrasando una celebre canzone, il cielo d'Irlanda cambia spesso d'umore, e quello di Michael O'Leary, mister Ryanair è sul nero andante di questi tempi. Una brutta stagione estiva e conti rivisti al ribasso, con annunci di tagli di linee, frequenze e anche prezzi.

Parafrasando una celebre canzone, il cielo d'Irlanda cambia spesso d'umore, e quello di Michael O'Leary, mister Ryanair è sul nero andante di questi tempi. Una brutta stagione estiva e conti precipitosamente rivisti al ribasso, con annunci di tagli di linee, frequenze e (perché no?) anche prezzi.

Cercando magari di tornare low come un tempo, soprattutto in quei mercati maggiormente in difficoltà. Regno Unito e Irlanda in primis, ma anche in Spagna e nei Paesi scandinavi, dove la concorrenza di altri vettori (low cost e no) si è fatta più serrata.

Dalle parti di Orio al Serio il clima sembra però tranquillo e i motivi vanno ricercati soprattutto nel fatto che lo scalo è diventato da qualche mese il secondo del network degli irlandesi volanti, dietro Londra Stansted ma davanti a Dublino.

Come dire che se c'è da tagliare, difficilmente lo si farà dove il traffico c'è: prova ne è il fatto che dal prossimo 28 ottobre le frequenze sulla Orio-Londra passano da 3 a 4 al giorno, con l'introduzione di un volo alle 6,40 per l'Inghilterra e di uno alle 8,05 per l'Italia.

Magari qualche rischio c'è per qualche rotta meno battuta, considerato che già in passato Ryanair non si è fatta scrupoli nel tagliare quelle sotto il load factor (indice di riempimento) previsto: l'anno scorso diverse frequenze per la Spagna nel bel mezzo della crisi (Barcellona e Madrid comprese), o la cancellazione dopo pochi mesi delle relazioni per Lipsia e Perugia, solo per fare un paio d'esempi.

Considerato però che gli irlandesi volanti rappresentano l'80% del mercato di Orio è chiaro che ogni segnale negativo come il crollo in Borsa di mercoledì scorso a Dublino (meno 11%) viene visto con una certa qual preoccupazione da Sacbo. Segnali negativi per ora non ve ne sono, e sarebbe difficile immaginare tagli in uno scalo dove il traffico comunque c'è.

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