Mauro, via libera dalla Regione
Sarà il primo maestro di sci disabile

Aveva espresso un desiderio e ora lo ha esaudito. Mauro Bernardi, 36 anni, di Albino, sarà un insegnante di sci speciale: maestro disabile per allievi disabili. «Sarà il primo caso in Italia, forse anche d'Europa», commenta Lara Magoni.

Aveva espresso un desiderio e ora lo ha esaudito. Mauro Bernardi, 36 anni, di Albino, sarà un insegnante di sci speciale: maestro disabile per allievi disabili. «Sarà il primo caso in Italia, forse anche d'Europa», commenta Lara Magoni, campionessa del mondo di slalom speciale, ora consigliere regionale.

Al Pirellone - presente anche Mauro Bernardi - è stata presentata e approvata una mozione che spalancherà le porte al maestro di sci e a chi come lui intende dedicare la propria vita all'insegnamento dello sport ai portatori di handicap.

«Con il Decreto del Fare di giugno – spiega Magoni – il governo ha eliminato il requisito della certificazione di sana e robusta costituzione, che impediva ai disabili di accedere alla carriera di maestro».

Con l'approvazione della mozione è stata impegnata la Giunta ad adeguare il regolamento regionale. Il 36enne potrà fare di questa passione un lavoro e sa già quale messaggio lanciare ai primi allievi: «Dirò loro che lo sport è vita. Di guardare sempre a quello che hanno, non a quello che gli è stato tolto».

Era il 31 agosto del 2005: Mauro Bernardi, nato a Vertova e residente con la moglie ad Albino, professione camionista, stava percorrendo l'A4 in direzione di Padova: «Improvvisamente un mezzo pesante si è immesso sulla strada e l'ho tamponato». A causa di quello schianto perse l'uso delle gambe. «È stato un momento catastrofico, c'era la fisioterapia, avevo il mutuo da pagare e non potevo più lavorare. Per fortuna accanto a me c'era mia moglie Claudia».

Sportivo da sempre, non si diede per vinto e riprese in mano la sua vita, prima lavorativa avviando un'attività di commercio di materiali per l'autonomia dei diversamente abili, poi nell'attività fisica. A dargli la scossa fu un corso di sci organizzato dall'Inail: «Era indirizzato a disabili da infortuni sul lavoro. Ho ritrovato la mia grande passione».

Mauro Bernandi si iscrisse poi alla scuola di Colere Polzone. È il 2011 quando inizia un percorso formativo alla Snow sport academy di San Marino e giugno scorso quando si diploma. Quel documento fino a pochi mesi fa in Italia non avrebbe avuto alcun valore perché Mauro Bernandi non avrebbe potuto presentare il certificato di sana e robusta costituzione per il patentino di maestro di sci. «Ora possiamo chiedere la voltura del diploma – spiega Lara Magoni –. Sarà fatto e sarà fatto in Lombardia».

La Regione ha dunque approvato la mozione presentata dall'ex campionessa del mondo, oggi istruttrice di sci anche per disabili, con un appoggio trasversale per questo documento: «Siamoi primi a riconoscere questa figura professionale. Da sportiva per me è una gioia immensa perché io stessa mi sono resa conto dei limiti che un normodotato ha nell'insegnare a un disabile».

Mauro Bernardi, quindi, già dalla prossima stagione invernale potrebbe vestire i panni del «prof»: «Il mio sogno – dice – è quello di lavorare nelle nostre valli. È qui che a otto anni mi portava mio papà a sciare e dove venivo con mia moglie per la settimana bianca». Il suo futuro è insegnare, non solo agli allievi: «A ottobre diventerò anche docente di chi vuole diventare maestro di sci per diversamente abili. Inoltre svilupperò il testo di riferimento».

«Esprimo soddisfazione per l'avvenuta approvazione, oggi in Consiglio Regionale, della mozione che concede l'abilitazione professionale di Maestro di Sci a tutti i disabili interessati, previa frequenza di uno specifico percorso didattico e formativo». Lo dichiara il consigliere regionale della Lega Nord Silvana Saita, che aggiunge: «La mozione chiede di adeguare il Regolamento Regionale e recepisce lo spirito della convenzione UNICEF sui diritti delle Persone con Disabilità, volta a promuovere, proteggere ed assicurare il pieno ed eguale godimento di tutti i diritti umani e di tutte le libertà fondamentali da parte delle persone disabili. Già una Legge Regionale del 2002 riconosceva l'importanza dell'attività sportiva quale strumento di prevenzione, cura, riabilitazione e benessere psicofisico; considerando il fatto che l'inserimento e la conseguente integrazione delle persone disabili anche nel mondo del lavoro renderebbe la nostra società maggiormente dinamica ed inclusiva, ma ciò fatica ad attuarsi, voglio sottolineare come oggi sia stato mosso un ulteriore passo avanti: quest'iniziativa permetterà l'abilitazione professionale di Maestro di Sci, per l'insegnamento degli sport invernali, da parte di disabili nei confronti di allievi a loro volta disabili».

«Si tratta di un'importante vittoria - conclude il consigliere del Carroccio - nella lotta all'emarginazione sociale; stiamo parlando di  persone che donano a tutti noi una lezione di vita, ricche di amore per la vita, piene di forza e di speranza, che nessuna menomazione fisica riesce a fermare. A loro va il mio grazie».

© RIPRODUZIONE RISERVATA