Mazzi, dove la scuola è multietnica
«La presenza di stranieri? Risorsa»

«La nostra forza sta proprio nella diversità». A garantirlo è l'esperienza decennale dell'istituto comprensivo Mazzi di Bergamo (oltre 1300 studenti tra italiani e stranieri suddivisi su due scuole dell'infanzia, quattro primarie e due secondarie).

Non avere paura, perché la nostra forza sta proprio nella diversità. A garantirlo è l'esperienza decennale dell'istituto comprensivo Mazzi di Bergamo (oltre 1300 studenti tra italiani e stranieri suddivisi su due scuole dell'infanzia, quattro primarie e due secondarie).

Un bacino di utenza cittadino che va dal quartiere di San Tomaso de Calvi, a quelli del pieno centro con la zona di San Lazzaro e Via Quarenghi (e se in questo caso le criticità dovute alla presenza di stranieri adulti sono note, diverso è il discorso sui bambini perché dalla scuola, dati alla mano, assicurano che la casistica di ragazzi con problemi prescinde dalla nazionalità) per completarsi con i quartieri di Malpensata e Campagnola fino a lambire il comune di Orio al Serio.

Insomma in fatto di studenti stranieri - per fare solo due esempi quest'anno la scuola media Mazzi ne registra 90 su 170 e la scuola dell'infanzia San Tomaso ne accoglie 92 su 156 alunni complessivi - la realtà cittadina rappresenta da anni un vero e proprio punto di riferimento per aiutare le altre strutture scolastiche a capire come impostare l'accoglienza.

Lo sottolinea a chiare lettere il dirigente Ugo Punzi: «La presenza di stranieri è una risorsa. E' come se il mondo intero fosse nelle nostre classi». E sulla vicenda che in questi giorni vede coinvolta la scuola di Costa Volpino, non le manda certo a dire: «Il problema degli alunni stranieri in Italia è di tipo sociale, economico, anzi, direi politico, ma non è certo un problema di tipo scolastico. Perché l'integrazione fa parte della nostra missione».

Per i nuovi iscritti con problemi di lingua l'istituto comprensivo Mazzi mette a disposizione un «alfabetizzatore» che accoglie i bambini e le famiglie. A secondo delle situazioni i nuovi studenti vengono avviati a percorsi individuali di prima alfabetizzazione (in genere una trentina di ore) e poi si procede a piccoli gruppi in base all'etnia.

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