Trenitalia: ritardo non indicato
Un cliente dovrà essere risarcito

Ritardo non segnalato, Trenitalia condannata a risarcire 2.337,82 euro. Per la prima volta nel nostro paese la principale compagnia di trasporto ferroviario è stata obbligata a risarcire un cliente a causa di un ritardo disinformato.

Ritardo non segnalato, Trenitalia condannata a risarcire 2.337,82 euro. Per la prima volta nel nostro paese la principale compagnia di trasporto ferroviario è stata obbligata a risarcire un cliente a causa di un ritardo disinformato, rinunciando anche all'appello contro la sentenza.

Il giudice di pace di Roma ha dunque imposto a Trenitalia di risarcire Andrea Mannino, avvocato dell'Ordine di Firenze, che nel 2009 aveva subito un danno dal ritardo (dovuto a causa tecniche) non segnalato dal treno Roma Termini-Aeroporto di Fiumicino e aveva fatto causa.

La sentenza, pronunciata nel novembre 2010, ma depositata solo nel giugno scorso, è stata resa nota dallo stesso protagonista. «Non ho avuto alcuna esitazione a portare in giudizio Trenitalia - ha sottolineato l'avvocato Mannino - perché ho subito un considerevole danno economico da mancato guadagno di una prestazione professionale. Purtroppo Trenitalia non ha avuto la cortesia di informare le centinaia di persone presenti alla stazione Termini di un ritardo facilmente comunicabile».

Una notizia positiva per Francesco Graziano del Comitato pendolari bergamaschi: «In passato anche alcuni pendolari orobici si sono rivolti al giudice per motivi analoghi. Ad ogni modo la sentenza conferma ancora una volta le gravi responsabilità di Trenitalia/Trenord per i ritardi cronici».

In merito ala vicenda registriamo la replica di Trenitalia.

In una nota si legge: «Trenitalia precisa che, contrariamente a quanto affermato, la sentenza non è ancora passata in giudicato e sarà impugnata davanti al Tribunale di Roma, che valuterà la causa secondo diritto. La sentenza del Giudice di Pace, infatti, ha definito in primo grado la causa con una valutazione meramente equitativa e, stante la “provvisoria esecutività” stabilita dalla legge per le sentenze di primo grado, Trenitalia ha provveduto a pagare quanto stabilito, con espressa riserva di restituzione».

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