L'assessore Terzi illustra il piano:
«Ancora 818 siti da bonificare»

«In Lombardia restano ancora 818 siti contaminati da bonificare». Ad affermarlo è l'assessore regionale all'Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile Claudia Maria Terzi, che ha presentato le linee d'azione del Piano Regionale di Bonifica delle aree inquinate.

"In Lombardia restano ancora 818 siti contaminati da bonificare". Ad affermarlo è l'assessore regionale all'Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile Claudia Maria Terzi, che ha presentato le linee d'azione del Piano Regionale di Bonifica delle aree inquinate (PRB).

1396 CASI RISOLTI - "Il Piano - ha spiegato l'Assessore - sarà parte integrante del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti (PRGR), che verrà approvato entro l'inizio del prossimo anno. La Giunta ne ha già preso atto lo scorso 2 agosto. Grazie ad esso, la potremo sistematicamente il problema dei siti contaminati. In realtà, già dagli anni '90 la Lombardia ha effettuato moltissimi interventi: 1396 sono i siti bonificati. L'investimento diretto di Regione Lombardia è stato di circa 230 milioni di euro. Se è vero, quindi, che la nostra Regione è quella con più siti da bonificare, è altrettanto vero che è quella con la maggior percentuale di casi affrontati e risolti. Inoltre, non sempre l'allarme contaminazione è giustificato: fra le procedure aperte, 652 sono i siti classificati come non contaminati a seguito dell'accertamento dello stato qualitativo di suolo e falda".

"Resta però ancora molto da fare. Degli 818 siti ancora da bonificare, una parte sono in via di risoluzione - ha detto - Per una buona metà sarà necessario l'intervento pubblico. È di questi che si occuperà il piano. Fra essi ci sono anche 7 Siti di Interesse Nazionale, come quello di "Brescia Caffaro", sul quale siamo intervenuti di recente per sollecitare l'intervento dello Stato, cui è demandata l'attuazione della bonifica di un'area che arriva quasi fino al centro di Brescia".

PREVENIRE È MEGLIO CHE CURARE - "Una delle prime, anzi, la prima emergenza che mi sono trovata ad affrontare appena iniziato il mio mandato - ha commentato l'Assessore - è stato proprio il SIN "Brescia Caffaro". Ci siamo mossi subito, e nell'arco di poche settimane abbiamo sbloccato la convenzione necessaria a far partire opere di messa in sicurezza attese da anni. È chiaro però che intervenire una volta che i buoi sono scappati non è l'approccio giusto. La strategia che vogliamo attuare è quella di rafforzare l'approccio preventivo grazie a regole e tecnologie che ci permettano di risolvere alla radice il problema".

"L'obiettivo della Giunta Maroni, quindi, non è solo operare per la bonifica dei siti inquinati. L'obiettivo è molto più ambizioso: è quello di non dover mai più intervenire per bonificare aree contaminate che mettono a rischio la salute dei cittadini, o comunque doverlo fare sempre meno. Insomma, l'obiettivo è quello di non avere mai più altre Caffaro", ha concluso Terzi.

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