Cronaca
Mercoledì 18 Settembre 2013
S. Pellegrino, sorrisi e inglese
Così si acchiappano i turisti
Più sorrisi. Magari anche qualche fiore in più o un po' più di lingua inglese. Insomma, migliorare l'accoglienza. Che non vuol dire investire grandi quantità di denaro. Pena, vedersi sfuggire sotto il naso i futuri pendolari delle nuove terme di San Pellegrino.
Più sorrisi. Magari anche qualche fiore in più o un po' più di lingua inglese. Insomma, migliorare l'accoglienza. Che non vuol dire investire grandi quantità di denaro. Pena, vedersi sfuggire sotto il naso i futuri pendolari delle nuove terme di San Pellegrino. Magari verso Bergamo o l'hinterland, che dispongono di strutture ricettive di lusso e servizi a quattro stelle, rispetto alla valle.
Se ne è parlato l'altra sera, all'hotel Bigio di San Pellegrino, in un incontro organizzato dal Comune, tra Ascom, Confesercenti, gruppo Percassi, gruppo Qc terme (i futuri gestori) e operatori turistici e commercianti della Valle Brembana. Si guarda ad agosto-settembre 2014, ormai meno di un anno, quando le nuove terme dovrebbero essere aperte. E l'invito-auspicio rivolto agli albergatori e ai negozianti – una settantina i presenti – è di non farsi trovare impreparati.
Le previsione del gruppo gestore Quadrio Curzio (già presente a Bormio, Prè Saint Didier, Milano, Torino e con progetti a Roma, Chamonix e New York) sono di 450-500 presenze giornaliere, circa 150 mila l'anno. Il centro termale sarà aperto 365 giorni l'anno con tariffa unica d'ingresso.
«Il cliente delle terme, come accade in Val d'Aosta dove c'era una situazione simile – ha detto Saverio Quadrio Curzio – sarà soprattutto un pendolare, non un turista. Sarà una persona che arriva in giornata e torna a casa la sera. L'obiettivo è fare in modo che il cliente, se non negli alberghi, si fermi in valle almeno in giornata. Trascorrendo qualche ora tra negozi e ristoranti».
«Perciò – ha aggiunto il direttore del gruppo Qc Francesco Varni – occorre migliorare le strutture ricettive e commerciali. E non servono grossi investimenti, a volte basta migliorare l'accoglienza e la preparazione del personale».
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