Cronaca / Bergamo Città
Mercoledì 18 Settembre 2013
Bresciani pro-Gori spiazza tutti
Cgil e Pd vanno in fibrillazione
Telefoni bollenti per tutta la giornata di ieri, in un intrecciarsi di dinamiche sindacali e politiche, che vede il 90% dei dirigenti cgiellini iscritti al Pd e pure il sindacato chiamato al suo congresso il marzo prossimo.
Kamikaze o franco tiratore? Comunque la si pensi, Luigi Bresciani ha destabilizzato l'establishment di Pd e Cgil. Nell'intervista di martedì a «L'Eco» il segretario generale del sindacato camussiano di Bergamo, da iscritto al partito, senza peli sulla lingua, ha detto la sua sul congresso democratico alle porte e sulle amministrative 2014. Sparigliando le carte con un giudizio lusinghiero su Giorgio Gori, possibile candidato sindaco del centrosinistra, e uno più tranchant su altri pezzi da novanta del Pd, ha scatenato un terremoto da via Garibaldi, quartier generale Cgil, a via San Lazzaro, sede dei democratici, fino ai deputati a Roma.
Telefoni bollenti per tutta la giornata di ieri, in un intrecciarsi di dinamiche sindacali e politiche, che vede il 90% dei dirigenti cgiellini iscritti al Pd e pure il sindacato chiamato al suo congresso il marzo prossimo.
Intanto l'uscita di Bresciani divide. Vista da alcuni come un'invasione di campo che ha scalfito l'autonomia sindacale e da altri come una libera espressione. La Cgil sembra far quadrato attorno a Bresciani mentre la bacchettata arriva forte dalla Cisl. In fibrillazione il Pd.
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