Comuni e iniziative per l'Expo
Per ora solo parole, niente soldi

Non si può dire nemmeno che siano partiti pieni di belle speranze. Perché gli amministratori orobici diretti a Milano per presenziare alla Giornata nazionale dei Comuni d'Italia per Expo avevano già messo da parte le aspettative. Per ora devono... arrangiarsi.

Non si può dire nemmeno che siano partiti pieni di belle speranze. Perché gli amministratori orobici diretti a Milano per presenziare alla Giornata nazionale dei Comuni d'Italia per Expo avevano già messo da parte le aspettative.

Ma nonostante ciò, si dicono «delusi» e di sentirsi «abbandonati» perché dalla bocca di Maurizio Martina Sottosegretario a Expo 2015, sono giunti solamente annunci: «La modifica del Patto è necessaria. Sono pronto a dare una mano per una soluzione».

Proclama che al momento resta tale: «Non è previsto un finanziamento né un confinanziamento per gli enti locali - spiega l'assessore al Bilancio e ai tributi di Palazzo Frizzoni Enrico Facoetti - Le uniche deroghe sul patto di stabilità al momento sono solo i milanesi».

Gambe tagliate in partenza, quindi, per molte amministrazioni di tutta Italia che tornano in sala d'attesa auspicando che al più presto dalle parole si passi ai fatti. L'ultima doccia fredda era arrivata in piena estate, con l'entrata in vigore del Decreto del fare: il documento stabilisce che solo Milano e l'hinterland potranno spendere l'80% dell'incamerato dall'imposta di soggiorno per il 2013, 2014 e 2015.

Nel caso del capoluogo orobico, Palazzo Frizzoni dovrà «rinunciare» a 2,4 milioni che, al contrario, potrebbe destinare a eventi, convegni, pubblicità, sponsorizzazioni legate all'Expo.

Tutto su L'Eco di Bergamo del 24 settembre

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