Caos in stazione, il questore:
«Meglio chiudere il sottopasso»

«Chiudere il sottopasso ferroviario». La richiesta è rimbalzata sul tavolo costituito in Prefettura per affrontare l'emergenza stazione, e che vede seduti Centostazioni (società di Rfi, incaricata del restyling), Comune, Polfer, Questura e vigili del fuoco.

«Chiudere il sottopasso ferroviario». La richiesta è rimbalzata sul tavolo costituito in Prefettura per affrontare l'emergenza stazione, e che vede seduti Centostazioni (società di Rfi, incaricata del restyling), Comune, Polfer, Questura e vigili del fuoco.

Ad avanzarla la Questura preoccupata per i disagi legati al cantiere aperto nel clou dell'edificio. In realtà non una richiesta dell'ultima ora, dettata dal macello che si è venuto a creare dalla scorsa settimana con gran parte dell'atrio chiuso per ristrutturazione, ma che risale a prima dell'inizio dei lavori.

Per il questore Finolli «si sarebbe potuto ovviare ai disagi con dei bus navetta fino alla stazione». Ma Palazzo Frizzoni, a cui spetta la decisione, la pensa diversamente. «Chiudere il sottopasso è l'extrema ratio» dice senza mezzi termini il vicesindaco Gianfranco Ceci. Che aggiunge: «Non ci possiamo permettere di tagliare in due la città».

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