Val di Scalve? Un solo Comune
La proposta piace a 4 sindaci

Scalvini tutti d'un pezzo. Anzi, in un unico Comune. È la proposta che trova concordi i sindaci di Azzone, Colere, Schilpario e Vilminore, convinti che «solo così potremo costruire il nostro futuro, senza farcelo imporre da fuori».

Scalvini tutti d'un pezzo. Anzi, in un unico Comune. È la proposta che trova concordi i sindaci di Azzone, Colere, Schilpario e Vilminore, convinti che «solo così potremo costruire il nostro futuro, senza farcelo imporre da fuori».

L'idea è stata lanciata da Pierantonio Piccini, primo cittadino di Azzone di cui ha sempre difeso l'identità. Ora il «colpo di teatro», alla fine dell'ultima assemblea della Comunità montana della Valle di Scalve.

«Il mio intervento – racconta Piccini – è nato dall'analisi della situazione che riguarda la valle. L'anno prossimo tre dei nostri Comuni saranno chiamati al voto (Vilminore è infatti "sfasato" di due anni rispetto agli altri tre, ndr), e lo faranno in condizioni nuove rispetto al passato. Con la gestione in forma associata dei servizi da parte della Comunità montana, infatti, le amministrazioni si occuperebbero di una piccolissima parte della gestione della cosa pubblica. Inoltre i Consigli comunali sarebbero composti da sole sei persone più il sindaco».

E ora si pensa al referendum. Tutto su L'Eco di Bergamo del 3 ottobre

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