Lampedusa, centinaia di morti
Salvati in 150, si cercano ancora corpi

«Abbiamo salvato oltre 150 persone e ne sono morte 111. Il bilancio non è definitivo perchè abbiamo visto che ci sono altre decine di corpi incagliati sotto il peschereccio». Lo ha dichirato il ministro dell'Interno Angelino Alfano facendo il punto sulla tragedia dell'immigrazione che ha colpito Lampedusa. Oggi in Italia giornata di lutto nazionale - CLICCA QUI PER GLI AGGIORNAMENTI

«Abbiamo salvato oltre 150 persone e ne sono morte 111. Il bilancio non è definitivo perchè abbiamo visto che ci sono altre decine di corpi incagliati sotto il peschereccio». Lo ha dichirato il ministro dell'Interno Angelino Alfano facendo il punto sulla tragedia dell'immigrazione che ha colpito Lampedusa.

Giovedì mattina 3 ottobre un barcone con 500 persone a bordo è naufragato a circa mezzo miglio dall'isola dei Conigli e ha preso fuoco. Uno dei presunti scafisti, un giovane tunisino raccolto tra i superstiti, è stato fermato dalla polizia.

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Le ricerche dei corpi sono proseguite tutta la notte al largo dell'isola dei Conigli, davanti a Lampedusa. Nonostante il mare grosso, alzatosi durante la notte e ancora in pessime condizioni venerdì, gli uomini di capitanerie e i vigili del fuoco, ai quali si sono aggiunti i sub della Guardia di Finanza e dei carabinieri arrivati in nottata, hanno continuato a cercare gli altri dispersi che, secondo le testimonianze dei migranti, sarebbero ancora in fondo al mare. Le ricerche proseguono anche venerdì.

Al momento, i numeri ufficiali e ancora provvisori della strage, secondo i dati delle Capitanerie di porto cui spetta il coordinamento dei soccorsi in mare, sono di 111 morti (gli ultimi otto sono stati recuperati giovedì sera tardi) e 155 migranti salvati. Venerdì mattina a Lampedusa il traghetto da porto Empedocle è arrivato con a bordo oltre un centinaio di bare, per far fronte all'emergenza: sull'isola non ce n'erano a sufficienza.

Il peschereccio affondato, tra l'altro, non è davanti all'isola dei Conigli ma a un miglio e mezzo di distanza da Cala Croce. L'imbarcazione, lunga circa una ventina di metri, è stata localizzata con il sonar da un peschereccio di Lampedusa. Chi ha visto il relitto sostiene che il barcone è affondato «in assetto da navigazione», cioè è andato a fondo senza rivoltarsi. È probabile dunque che i migranti, inclinandosi da un lato, abbiano fatto entrare acqua nel peschereccio che è così affondato. I sub che hanno visto la barca, inoltre, dicono che non ci sono segni di incendio a bordo anche se sono state recuperate diverse coperte imbevute di benzina.

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