«Rete del civismo lombardo»
per le amministrative del 2014

«Non sarà un nuovo partito, ma il canale per dar voce alle tantissime realtà di cittadini impegnate sul territorio». Così Umberto Ambrosoli saluta l'associazione «Rete del civismo lombardo», che sabato 5 ottobre si costituirà ufficialmente.

«Non sarà un nuovo partito, ma il canale per dar voce alle tantissime realtà di cittadini impegnate sul territorio». Così Umberto Ambrosoli saluta l'associazione «Rete del civismo lombardo», che sabato 5 ottobre si costituirà ufficialmente con atto notarile, nel corso di un'iniziativa all'isola Viscontea di Lecco.

Il nuovo soggetto politico basato sul «Manifesto del civismo» raggruppa diverse associazioni provinciali, tra cui la «Rete Civica della Bergamasca», tra le prime a costituirsi sul territorio lombardo. «In un momento come questo - dichiara Roberto Bruni, consigliere regionale e socio fondatore della Rete regionale - le forze civiche hanno il dovere di dare il loro contributo per riavvicinare i cittadini alla politica, respingendo le facili demagogie dell'antipolitica e strutturando la partecipazione del territorio».

«Nella nostra provincia - continua Bruni - abbiamo ricevuto, in occasione delle scorse regionali, un segnale incoraggiante da parte degli elettori. Infatti la Lista civica di Umberto Ambrosoli ha raccolto oltre il 10% dei consensi in città, e un buon 7% in provincia. Un segnale inequivocabile che c'è grande richiesta di buona politica».

«La finalità della rete regionale - dice Nadia Ghisalberti, capogruppo della Lista Bruni-Patto Civico in Comune di Bergamo e anche lei socio fondatore della Rete regionale - è quella di coordinare al meglio le varie esperienze civiche di cui il nostro territorio è ricco, attorno alla figura di Umberto Ambrosoli e in continuità con il grande movimento di energie che c'è stato a sostegno della sua candidatura alle regionali. Ciascuna lista, all'interno di questa rete, manterrà la sua autonomia e le sue peculiarità, perché ciascuna lista è espressione genuina di partecipazione del territorio».

Sull'obiettivo di questa mobilitazione, i fondatori della rete bergamasca non fanno mistero: «Lavoriamo per le amministrative del 2014 - spiega Ghisalberti -. Le risposte alle necessità dei territori saranno tanto più efficaci quanto più alta è la partecipazione di cittadini che vogliono impegnarsi per il bene comune; molti di loro, magari, hanno già alle spalle esperienze significative in questo senso. Crediamo che la crisi che i partiti stanno attraversando rischi di allontanare la gente dalla politica: il civismo può essere lo strumento giusto per ridare fiducia e nuovo slancio alla partecipazione».

«L'esigenza di strutturare al meglio la proposta civica - spiega Claudio Bonfanti, coordinatore della "Rete bergamasca" - è stata determinata dalla volontà di portare il contributo del civismo nelle sfide elettorali che l'anno prossimo interessano oltre la metà dei comuni lombardi: 1050 circa, per un totale di oltre 4 milioni e 250 mila abitanti».

«Nella nostra provincia - prosegue Bonfanti - nel 2014 voteranno circa 170 comuni su 244: oltre 700 mila cittadini andranno alle urne. Assieme alla provincia di Brescia, quella di Bergamo è una delle più coinvolte nella prossima tornata di amministrative». Non solo: «Bergamo - ricorda Bonfanti - è uno dei tre capoluoghi oltre a Cremona e Pavia dove si sceglierà il sindaco, quindi è innegabile l'importanza del ruolo che giocherà la bergamasca nello scacchiere politico».

«La Rete Civica della Bergamasca» ha già raccolto numerose adesioni: tra i soci dell'associazione, il sindaco di Mozzo Paolo Pellicioli e quello di Albino Luca Carrara, Cino Perico, prima dei non eletti in Regione Lombardia, il vicesindaco di Sarnico Romy Gusmini e quello di Olmo al Brembo Carmelo Goglio ed Emiliano Bellini, consigliere comunale a Romano. Entro fine ottobre Umberto Ambrosoli sarà in visita a Bergamo, alla sede della Lista Bruni-Patto Civico, in via Palma il Vecchio 101, che d'ora in poi sarà anche il quartier generale della rete civica provinciale.

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