In tantissimi sotto la pioggia
Telgate, l'addio a Jimmy Ruggeri

Sotto la pioggia battente Telgate ha dato l'ultimo saluto a Gian Mario «Jimmy» Ruggeri. Il corteo funebre è partito dalla camera ardente, allestita nell'ufficio del fratello Ivan, storico patron dell'Atalanta. Niente fiori, ma offerte alla Comunità Shalom.

Sotto la pioggia battente Telgate ha dato l'addio a Gian Mario «Jimmy» Ruggeri, ucciso a colpi di pistola lo scorso sabato 28 settembre. Il corteo funebre è partito dalla camera ardente, allestita nell'ufficio del fratello Ivan, storico patron dell'Atalanta, accanto allo stabilimentro di famiglia della «R. Polimeri», al pianterreno dello stabile in cui Jimmy viveva con la mamma Angelina.

Tantissime le persone che hanno salutato Jimmy - presenti anche alcuni giocatori dell'Atalanta - e che, prima delle esequie, hanno fatto visita alla camera ardente. Qui nessun fiore è stato posto, proprio come voleva Angelina, che ha invece chiesto di devolvere eventuali offerte alla Comunità Shalom di Palazzolo sull'Oglio, dove Gian Mario Ruggeri prestava da diversi anni servizio come volontario.

E proprio i rappresentanti della Comunità Shalom hanno animato la Messa con cori gospel, per una funzione molto sentita e di grande profondità: «È troppo facile tranciare giudizi» ha detto don Tarcisio Cornolti che ha celebrato le esequie insieme ad altri sacerdoti, dopo aver letto il passo del Vangelo del «buon ladrone»: «Gesù ha detto "Chi di voi è senza peccato scagli la prima pietra", e anche: "Non sono venuto per i giusti ma per i peccatori"».

Una folla di persone, amici e tanti conoscenti, hanno così salutato Jimmy, mentre proseguono le indagini sull'omicidio dell'uomo: ancora aperte tutte le piste, così come sono ancora molte le persone che questa settimana saranno interrogate.

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