Restaurato l'altare delle Orobie
In montagna fra storia e fede

Rinasce il «Piccolo altare delle Orobie». Di questo altare eretto a secco nel lontano 1800 è rimasto poco o nulla. Qui i montanari e i pastori all'alpeggio la domenica mattina, avvisati dal suono delle campane della chiesa al fondo valle, si riunivano per celebrare la Messa.

Rinasce il «Piccolo altare delle Orobie». Di questo altare eretto a secco nel lontano 1800 è rimasto poco o nulla. Qui i montanari e i pastori all'alpeggio la domenica mattina, avvisati dal suono delle campane della chiesa al fondo valle, si riunivano per celebrare la Messa.

Ma l'altare ha anche un significato storico poiché ricorda un episodio importante per la Presolana. Il 4 ottobre 1888 la guida alpina Carlo Medici accompagnò in vetta alla Presolana tre appassionati scalatori senza immaginare che quel giorno, alla sua corda e all'unico chiodo piantato nella roccia di un passaggio pericoloso, aveva assicurato la vita di un futuro pontefice.

Di questa singolare ascensione si ebbe notizia solo nel 1930, e Medici, leggendaria guida castionese scomparsa il 3 febbraio 1896, se ne andò senza poter sapere che quel prete scalatore di nome Achille Ratti sarebbe asceso al soglio più alto della Chiesa.

Ora, grazie all'iniziativa congiunta tra l'amministrazione comunale e associazioni di volontariato, gruppo alpini, sottosezione del Cai «Carlo Medici» e le tre parrocchie di Castione, Bratto, Dorga, quelle pietre sparse a terra dentro e fuori la grotta, dimenticate da decenni, torneranno a rivivere nel loro originale valore.

Tutto su L'Eco di Bergamo del 18 ottobre

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