Otto giorni per la Tac
Si accorciano le attese

Ventitré giorni per una prima visita, sedici per una risonanza magnetica, otto per una Tac, diciotto per un'ecografia e diciassette per l'ecocardiogramma. È questa l'attesa media per i cittadini bergamaschi che prenotano visite specialistiche.

Ventitré giorni per una prima visita, sedici per una risonanza magnetica, otto per una Tac, diciotto per un'ecografia e diciassette per l'ecocardiogramma. È questa l'attesa media per i cittadini bergamaschi che prenotano visite specialistiche o prestazioni diagnostiche ambulatoriali nelle strutture sanitarie della città e della provincia.

Si tratta di tempi sempre più contenuti: se si analizzano, infatti, le percentuali dal 2008 a oggi, si riscontra una generale contrazione dell'attesa. La tendenza dovrebbe proseguire anche per i prossimi anni grazie a molteplici fattori: da un lato l'incremento da parte delle Aziende ospedaliere delle attività ambulatoriali, dall'altro i «paletti» imposti dalla Regione che oltre a questo ruolo di «controllore» fornisce fondi riservati al potenziamento delle attività in grado di accorciare i tempi di attesa. E ancora, il ruolo di monitoraggio dell'Azienda sanitaria locale che ogni mese raccoglie i dati relativi alle tempistiche d'accesso ai servizi.

L'Asl di Bergamo, come tutte le Aziende sanitarie lombarde, è tenuta secondo le direttive del Pirellone, a monitorare ogni mese 44 tipologie di visite ed esami ambulatoriali. Per ciascuna di queste voci la Regione chiede alle Asl di far rispettare i massimali stabiliti, lasciando comunque un piccolo margine di «sforamento» espresso in percentuale. Ecco, dunque, perché il controllo (pubblicato ogni mese anche sul sito www.asl.bergamo.it) si presenta con dati percentuali.

Secondo la Regione Lombardia le «prime visite» devono essere garantite entro i 30 giorni: nel 2012 ciò non è avvenuto nell'1% dei casi con un miglioramento rispetto agli anni precedenti, in particolare in confronto al 2009 quando la percentuale era di 7 punti.

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