Sottopasso Fs, navette vuote
Città paralizzata dalle 7 alle 10

Auto ferme agli incroci, lunghissime code in uscita ed entrata per Bergamo, strade completamente paralizzate. Mattinata nera, dalle 7 alle 10, per gli automobilisti ma anche per chi aspettava i mezzi pubblici. Il corteo degli studenti ha bloccato la città. E le navette sono partite deserte.

Auto ferme agli incroci, lunghissime code in uscita ed entrata per Bergamo, strade completamente paralizzate dalle 7 alle 10. Mattinata nera, anzi nerissima, per gli automobilisti ma anche per chi aspettava i mezzi pubblici. La manifestazione degli studenti del Polo scolastico di via Gavazzeni di giovedì 24 ottobre, partita in piazzale Marconi a e proseguita lungo il percorso che i ragazzi del polo scolastico della zona delle Gavazzeni dovrebbero fare a piedi data la chiusura del sottopasso ferroviario, ha mandato nel caos tutta la città.

I ragazzi hanno sfilato lungo via Bonomelli, via San Giovanni Boschi e via Gavazzeni fino all'incrocio con via Europa. Un migliaio i partecipanti, davanti al corteo un maxi striscione con la scritta: «Non passiamoci sopra - Il sottopasso è nostro».

Nel frattempo alle 7.30 in punto è stato chiuso il sottopasso ferroviario, già deserto data la massiccia informazione fatta tra gli studenti e i pendolari nei giorni scorsi. Le otto navette erano già pronte alla pensilina numero 1, ma il loro utilizzo è stato scarsissimo. La prima delle 7.35 è partita con dieci persone, l'ultima alle 7.52 era mezza vuota e per arrivare alle scuole ha impiegato circa 20 minuti nel caos del traffico generale.

In compenso alla fermata delle navette c'erano tutte le personalità politiche e non, dall'assessore alla Mobilità Gianfranco Ceci al direttore dell'Atb Gianni Scarfone, con pure i rappresentanti di Centostazioni. «Vedremo il da farsi e testeremo l'affluenza - spiegano -. Chiederemo anche alle scuole di dare maggiori informazioni agli studenti». Molti studenti non sapevano infatti della presenza dei bus navetta: alcuni hanno quindi optato per andare a piedi, altri - e sono un numero consistente - hanno semplicemente aspettato la riapertura del sottopasso per riattraversarlo e raggiungere via Gavazzeni.

Intanto il corteo ha mandato il tilt la circolazione con gli automobilisti imbufaliti. Ripercussioni anche fuori dalla città. La stessa Città Alta era completamente bloccata. Intorno alle 9 il corteo si è sciolto: il Comitato studenti del Polo scolastico di via Gavazzeni ha annunciato che nei prossimi giorni sarà fissata un'assemblea per discutere del problema del sottopasso e della sicurezza di via Gavazzeni, soprattutto all'incrocio con via Europa.

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