Arriva il decalogo anti ciarlatani
Pedrengo contrasta così i truffatori

«Persona che si approfitta della buona fede delle persone allo scopo di ottenere denaro o altri vantaggi, grazie a false promesse». È la definizione di «ciarlatano» e il Comune di Pedrengo corre ai ripari.

«Persona che si approfitta della buona fede delle persone allo scopo di ottenere denaro o altri vantaggi, grazie a false promesse». È la definizione di «ciarlatano»: una figura che attraversa i secoli e che arriva ai giorni nostri, più forte che mai. Se nel Medioevo i ciarlatani erano maghi, cartomanti e guaritori (figure comunque tutt'altro che estinte) nel 2013 all'elenco si sono aggiunti quei finti venditori che, in giacca e cravatta, tentano di raggirare soprattutto gli anziani. Siamo ben lontani, quindi, dal finto dottore dei film western che, con un carretto, si aggirava per le contee, cercando di vendere intrugli miracolosi per curare ogni sorta di patologia. I tempi e i costumi sono cambiati, ma i fini restano gli stessi.

Per tutelare i cittadini, esiste l'articolo 121 del Testo unico leggi pubblica sicurezza (Tulps Regio decreto 1816/31, n. 773) c: «È vietato esercitare il mestiere di ciarlatano». Ad accendere, a livello territoriale, i riflettori su questo tema, è il sindaco di Pedrengo Gabriele Gabbiadini. «Ero convinto fosse anacronistico, ma di fronte a certi comportamenti e fenomeni è purtroppo ancora molto attuale». Parole del primo cittadino che, tramite un messaggio postato su Facebook, lancia l'allarme sui nuovi impostori, riportando lo stesso articolo, presente anche nel regolamento di polizia urbana e rurale del suo Comune. «Ho ricevuto diverse segnalazioni - commenta Gabriele Gabbiadini - di truffatori sul nostro territorio. Molte volte sono finti tecnici del gas o finti venditori che, approfittando della bontà delle persone, stipulano contratti senza spiegare le condizioni di vendita ». Nella maggior parte dei casi, la firma è il male minore. Alcuni simulatori, infatti, decidono di incappare nel reato penale: «So - precisa Gabriele Gabbiadini - di una signora che è stata derubata. Aveva fatto entrare un finto venditore e in un attimo è stata privata di molti effetti personali». Il numero di raggiri e di truffe a danno di persone anziane è purtroppo in costante crescita.

Per informare i suoi concittadini di questi fenomeni, il sindaco Gabbiadini ha inoltrato a ogni famiglia, una lettera con un «decalogo dei comportanti prudenti contro le truffe a casa e per strada»: una sorta di vademecum con i principali consigli da seguire per evitare di cascare in raggiri. Oltre alle solite raccomandazioni, tra i punti riportati, si ricorda che nessun Ente richiede il pagamento di bollette e rimborsi a casa, tramite un tecnico. Chi si presenta, quindi, spacciandosi per tecnico del gas o della luce non è realmente un esperto, bensì un possibile truffatore pronto ad approfittare della buona fede delle persone. Il decalogo poi sottolinea di non dare ascolto a chi, per strada, propone acquisti o guadagni facili, chiedendo di poter controllare i soldi del libretto della pensione. Suggerimenti che sembrano scontati, ma che spesso non vengono seguiti. Per chiarimenti è bene contattare la polizia locale, non solo a Pedrengo.

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