Molestie ai corsi di karate
Il maestro nel mirino de Le Iene

Il caso del maestro di karate che nel giugno scorso era stato condannato in appello a quattro anni per molestie sessuali nei confronti di quattro sue allieve è finito nel mirino de Le Iene. Scatenate soprattutto contro la Federazione, che fino ad allora non lo aveva sospeso.

Il caso del maestro di karate che nel giugno scorso era stato condannato in appello a quattro anni per molestie sessuali nei confronti di quattro sue allieve è finito nel mirino de Le Iene. Scatenate soprattutto contro la Federazione, che fino ad allora non lo aveva sospeso.

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Il maestro 52enne, all'epoca dei fatti istruttore di una palestra di karate dell'Isola, aveva ottenuto in appello uno sconto di pena rispetto alla condanna di primo grado di quasi la metà. Al dibattimento a Bergamo, a febbraio 2011, i giudici del Collegio lo avevano invece condannato a sette anni e sei mesi di reclusione (la pubblica accusa, sostenuta dal pm Laura Cocucci ne aveva chiesti tre anni e quattro).

La Corte d'appello, presieduta dal giudice Enrico Fischetti, ha confermato l'interdizione dai pubblici uffici e i risarcimenti concessi (per complessivi 82 mila euro) alle tre ragazze costituitesi parti civili. I fatti contestati risalgono al periodo tra il settembre del 2002 e il 2008: in quel lasso di tempo il cinquantaduenne teneva corsi di karate in una palestra della zona dell'Isola, e le quattro ragazzine coinvolte (all'epoca di età compresa tra i 13 e i 17 anni) frequentavano appunto i suoi corsi.

Gli abusi, secondo quanto contestato, sarebbero avvenuti proprio in palestra, durante lo svolgimento dei corsi: approfittando della scusa di correggere le posizioni delle allieve durante gli allenamenti, l'istruttore le avrebbe palpeggiate; alcuni altri episodi di palpeggiamento, relativi però solo a una delle ragazze, sarebbero avvenuti durante due viaggi per uno stage.

L'istruttore ha sempre respinto le accuse, tanto che i suoi difensori, fin dal primo grado di giudizio, avevano invocato per lui l'assoluzione, sostenendo in sostanza che non c'erano mai stati palpeggiamenti con fine sessuale, ma che si trattava niente più che di normali contatti finalizzati all'addestramento e all'allenamento propri del corso di karate.

Il servizio de Le Iene racconta l'altra faccia della medaglia: quella delle ragazzine che, per colpa delle attenzioni loro riservate dal maestro, sono andate in confusione, hanno vissuto la vergogna, si sono sentite abbandonate; fino al punto di ritrovarsi con la vita stravolta, con difficoltà a rapportarsi con gli altri, con problemi di alimentazione e non solo.

La grande accusata de Le Iene è la Federazione italiana del karate, colpevole di non aver preso provvedimenti nei confronti del maestro, neppure dopo la prima condanna, lasciando che continuasse ad allenare altre ragazze giovanissime.

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E il maestro? Nadia Toffa, la giornalista della trasmissione, è riuscita a incontrarlo proprio in una palestra. Non allena più, ma segue dall'esterno gare e praparazione. Inseguito dalle telecamere, il 52enne ha confermato la sua tesi: quelle ragazze «si sono inventate tutto»

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