Tagli all'Università, la risposta
«Per ora non c'erano alternative»

«Al momento non c'erano alternative». Manuela Ghizzoni, relatrice Pd del decreto sull'istruzione, risponde alle considerazioni di Stefano Paleari. Il rettore dell'Universitàaveva parlato di «un'operazione gestita con pessima sensibilità politica».

«Al momento non c'erano alternative». È la risposta di Manuela Ghizzoni, relatrice in quota Pd del decreto sull'istruzione, alle considerazioni di Stefano Paleari. Il rettore dell'Università di Bergamo, in qualità di presidente della Crui, la Conferenza dei rettori, sul provvedimento appena approvato dalla Camera – e da dove sono spariti i 41 milioni di euro destinati agli atenei più virtuosi – non ci è andato leggero.

«Un'operazione gestita con pessima sensibilità politica», aveva commentato ieri dalle pagine del nostro giornale. Ma uno spiraglio la relatrice del Pd lo lascia aperto, o meglio rilancia la palla a Palazzo Chigi: «Credo che di fronte ad una forte unità d'intenti, tra gli atenei italiani e i parlamentari sulla proposta del ministro Carrozza, forse la questione potrebbe essere risolta con un impegno diretto dello stesso premier».

Mondo politico e mondo universitario, secondo Manuela Ghizzoni, non sono in contrasto. Anzi, ne è sicura l'onorevole, «insieme stanno sostenendo le stesse istanze», nonostante le perplessità avanzate dal rettore dell'ateneo bergamasco. «Non mi interessa polemizzare con il presidente della Crui – spiega Ghizzoni – anche perché, ripeto, ha detto cose condivisibili e di buon senso. Ma noi non potevamo fare diversamente».

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