Le minoranze bussano in cassa
«Fondi per l'Istituto Donizetti»

Le minoranze consiliari (Pd, Patto Civico, Verdi, Idv, Udc) hanno deciso di proporre lunedì, su proposta del Gruppo consiliare Pd, un odg urgente che sia volto a sollecitare l'Amministrazione ad affrontare la grave situazione in cui versa l'Istituto Musicale.
 

Su segnalazione dell'on. Elena Carnevali - che pure sottolinea l'importanza del decreto legge Carrozza (che ha previsto all'art. 19, per l'anno 2014, stanziamenti a favore dei 21 Istituti di Alta Formazione Artistica e Musicale per 5 milioni di euro circa, oltre a 3 milioni di euro destinati a finanziare borse di studio per gli studenti universitari) anche per la risoluzione, per l'anno 2014, dei problemi economico-finanziari dell'Istituto Musicale Donizetti -, le minoranze consiliari (Pd, Patto Civico, Verdi, Idv, Udc) hanno deciso di proporre lunedì, su proposta del Gruppo consiliare Pd, un odg urgente che sia volto a sollecitare l'Amministrazione ad affrontare la grave situazione in cui versa l'Istituto Musicale della nostra città.
 
Nonostante gli sforzi posti in essere dall'Istituto con molteplici inziative volte alla raccolta fondi per l'anno 2013, la situazione economico-finanziaria dell'Istituto Musicale desta tuttora viva preoccupazione ed  è effettivo il rischio che il bilancio consuntivo dell'anno in corso si chiuda in disavanzo. Ne consegue il rischio per l'Istituto, anch'esso effettivo, che possa essere commissariato e la città conseguentemente spogliata, a beneficio di un soggetto terzo, della direzione dell'Istituto: e ciò, mentre gli appuntamenti di Expo 2015 e della scelta della Capitale europea della cultura per il 2019, cui Bergamo si è candidata, si approssimano.

"Chiediamo, quindi" - conclude Sergio Gandi, capogruppo Pd - "che sia assegnato all'Istituto Musicale Donizetti, nell'ambito dell'avanzo 2012 ancora disponibile, un importo - se possibile - pari ad euro 70.000 e comunque non inferiore ad euro 50.000, in maniera tale da evitare che il bilancio consuntivo relativo all'anno 2013 chiuda in disavanzo".
 
Non si tratta di una questione di parte, ma di una questione, come ben si comprende, di amore e rispetto per le nostre più prestigiose istituzioni culturali, che riguarda l'intera città e che non può rimanere senza risposta.

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