Cronaca
Mercoledì 28 Gennaio 2009
I fondi della non autosufficienza
per pagare le rette delle Rsa
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«A causa del continuo invecchiamento della popolazione - si legge in un comunicato stampa a firma di Mapi Trevisani, responsabile provinciale Salute e Politiche sociali -, il problema della non-autosufficienza diventa sempre più rilevante all’interno delle nostre vite ed è per questo motivo che è necessario dare risposte concrete ai problemi sempre più impellenti della cronicità».
«Ciò rende necessaria la proposta di legge regionale di iniziativa comunale che abbia deciso di presentare; vogliamo che questa proposta sia presentata in tutti i Comuni in cui siamo in maggioranza, nonché in provincia. Lo scopo di questa proposta è assegnare ai Comuni le quote loro spettanti del “Fondo per la non-autosufficienza”. Una parte di questi fondi dovrà essere utilizzata dai Comuni per coprire quella parte delle rette delle RSA (Residenze Sanitarie Assistenziali, case di ricovero) che i malati non riescono a pagare con la propria pensione e che normalmente grava in maniera pesante sui parenti più o meno stretti. Questa parte di retta non deve ricadere sui parenti, come stabilito dall’art. 2 del decreto legislativo 130/2000».
«Ormai le rette nelle Casa di Ricovero hanno cifre proibitive (circa 2000 euro mensili) e la pensione media di un anziano non raggiunge certo tale importo; così moltissime famiglie sono costrette a dissanguarsi per mantenere un loro parente malato in queste strutture. La proposta di legge regionale sarà presentata in primo luogo al Consiglio Comunale di Bergamo; tuttavia è richiesta l’approvazione di altri 4 comuni per poter arrivare in Consiglio Regionale. Però, per avere qualche possibilità di essere approvata dalla maggioranza in Regione, la proposta dovrà raccogliere un consenso molto più ampio e convogliare su di sé il parere favorevole di molti più comuni e province (una provincia vale 5 comuni).Ci auguriamo che la nostra proposta abbia il maggior seguito possibile e che possa arrivare in Consiglio Regionale per essere approvata».
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Case di riposo, allarme per l'aumento delle rette