Valli, la situazione migliora
Fuori casa a Fiumenero e Dossi

È decisamente migliorata la situazione determinata dalle intense precipitazioni nevose dei giorni scorsi in Alta Valle Brembana. La notizia principale è lo sblocco sia pure parziale del tratto terminale della strada provinciale 2 Lenna/Foppolo compreso tra Valleve e Foppolo, che ha tolto sostanzialmente dall’isolamento in cui era stata costretta la stazione bianca altobrembana. Da Valleve a Foppolo ora è disponibile soltanto uno stretto passaggio per rendere regolarmente agibile la strada si dovrà lavorare per lo meno ancora un paio di giorni. Intanto la riapertura per lunedì e fino a completa sistemazione della carreggiata è limitatamente dedicata ai residenti e monitorata ora dopo ora per evitare eventuali situazioni pericolose.

Domenica è uscita dall’isolamento anche la località Ponte delle Acque/Rifugio Madonna delle Nevi perché nel tratto iniziale della strada provinciale 9 del Passo di San Marco che la attraversa, è stato aperto un varco da utilizzare comunque strettamente in caso di emergenze. Resta infine chiuso il tratto terminale della strada provinciale 25 da Avolasio di Vedesta al confine Valsassine.

Fortunatamente, senza piogge e nevicate, non ci sono più state slavine. Per la notte è previsto un significativo abbassamento delle temperature dell’aria che dovrebbe consolidare la neve sui pendii e allontanare il rischio valanghe, e per la giornata di lunedì sono previsti i primi interventi di rimozione della gran massa nevosa che sta sulle strade interessate dalle valanghe.

Situazione in via di miglioramento anche in Val Seriana dove però ci sono ancora molti punti critici. Sorvolate tutte le zone a rischio dell’alta valle, ancora sotto monitoraggio l’ampio fronte del Monte Secco da dove si stacca la valanga di Ludrigno di Ardesio, la Valcanale, la zona del Timogno - Avert sopra Spiazzi di Gromo, il Nedulo di Gandellino, e, nel territorio comunale di Valbondione, la Piodera sopra Fiumenero, la valle Antica, la valle della Cascina Ecla e quella di Foga così come l’Asta, sopra Lizzola.

La zona da cui parte la valanga di Ludrigno resta ampia e può ancora sussistere il epricolo di nuove valanghe. Stessa situazione per il canalone del Monte Zanetti che sovrasta l’omonima contrada. A Spiazzi si è in parte staccata la valanga del monte Avert, nuovi distacchi potrebbero interessare una palazzina già sgombrata e parte del parcheggio nelle vicinanze dell’Hotel Spiazzi, tra l’altro già transennato.

Scarsi pericoli per il momento sul Monte Nodulo, rimangono perplessità circa la parte alta della valanga che sabato mattina è scesa fino dinnanzi le case di Fiumenero. Situazione abbastanza critica presenta invece la sommità della valle Antica, prima di Valbondione, nelle vicinanze della contrada di Gavazzo, così come problematico è il fronte alto della valle di Cascina Ecla, che sfocia dietro le case dei Dossi. Più serena, per ora, la situazione della valle dell’Asta, che gravita su parte della contrada di Lizzola Alta.
La Provincia di Bergamo già domenica mattina aveva provveduto all’apertura della provinciale 49, all’altezza del paravalanghe di Ludrigno, domenica sera l’ha riaperta anche prima di Valbondione, all’altezza della valle di Foga. La strada per Valbondione risulta quindi percorribile, ma resta monitorata mentre sono rientrate a casa le famiglie evacuate di Lizzola e Valbondione. Dovranno invece continuare a rimanere fuori casa le 25 persone sgombrate a Fiumenero e le 11 della Contrada Dossi.

In Valle di Scalve è stata infine una domenica intesa. Verso le 11 si è tentato di far scendere, grazie alle esplosioni provocate da gas posto in una speciale campana, la valanga della Manna che si stacca dai ripidi pendio del Monte Tornone e che potrebbe investire, scendendo a valle, la strada provinciale nel tratto Vilminore – Schilpario. L’elicottero della protezione civile ha compiuto alcuni tentativi, ma anche con le esplosioni la neve non si è mossa. Per questo il tratto di strada interessato dall’eventuale caduta della valanga continuerà anche nei prossimi giorni a rimanere monitorato.

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