Cronaca
Lunedì 09 Febbraio 2009
Simone Moro in vetta al Makalu
D'inverno è la prima volta
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La notizia è stata anticipata sul sito montagna.tv. Moro e Urubko sono partiti la notte scorsa dal campo a quota 7.700 metri e sono riusciti a raggiungere la vetta. «Veramente è stata una lotta - ha raccontato Moro a montagna.tv -, ma abbiamo stretto i denti, volevamo mettere la parola fine, dopo trent'anni. E adesso non c'è più nessun ottomila, in Himalaya, inviolato d'inverno».
«Sono felicissimo. È stata dura, con un vento terribile e una temperatura rigidissima, ma alla fine è andato tutto bene», dice Simone Moro parlando al satellitare con «L'Eco di Bergamo». E racconta di un'impresa che è destinata a restare nella storia dell’alpinismo. L'ascensione è stata veloce: partito dal campo base sabato è giunto in vetta oggi verso le 2 del pomeriggio (ora del Nepal), dopo aver superato gli ultimi 750 metri in sei ore circa e chiudendo una vicenda aperta 29 anni fa ancora da un bergamasco – Mario Curnis in compagnia di Renato Casarotto –, autore del primo tentativo in invernale sul Makalu.
Ora Simone Moro può vantare due prime invernali su un ottomila: oltre a quella appena portata a termine, l’ascensione allo Shisha Pangma del 2005. Il Makalu è il suo decimo ottomila.
«Siamo partiti alle sei del mattino – dice ancora Moro al satellitare, raccontando l'ultima fatica – e in sei ore abbiamo raggiunto la vetta, in conserva e senza far uso di ossigeno. Poi siamo ridiscesi al tre: stiamo bene; nonostante la temperatura molto vicina ai meno quaranta, non abbiamo congelamenti e l’intenzione, domani, è di tornare direttamente al base».
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