Giovani di An picchiati: la polizia
individua due presunti aggressori

La Digos ha individuato e denunciato due presunti aggressori che avrebbero partecipato al raid compiuto da tre persone giovedì scorso contro tre giovani di Alleanza nazionale che stavano appendendo fuori dall'Università di via dei Caniana manifesti di Azione universitaria-Studenti per la libertà, lista di centrodestra che si presenta alle elezioni universitarie. Su quei manifesti viene ricordato il movimento del Futurismo.
I giovani di An - Daniele Zucchinali, 27 anni, neolaureato in Giurisprudenza e presidente del movimento Azione Giovani, Danilo Minuti, 30 anni, dirigente di AG, e Davide Capurso - avevano raccontato, anche in una conferenza stampa, di essere stati picchiati con mazze da baseball, intorno alle 11 di sera. «Era in tre, come noi, e con i volti coperti da sciarpe e berretti di lana».
La polizia è risalita ai due presunti autori della spedizione punitiva grazie alle dettagliate descrizioni degli aggrediti e alle immagini della videosorveglianza comunale. L'auto con cui sono fuggiti i picchiatori e filmata dalla videocamere - un'utilitaria rossa con il lunotto posteriore rotto e riparato con nastro adesivo - corrisponde nei particolari alla vettura descritta dai giovani di An, che sono riusciti anche a leggere la targa. Quanto è bastato perché gli agenti della Digos rintracciassero il proprietario della macchina, un operaio di 35 anni, nativo di Roma ma residente a Bergamo. L'altro sospettato dell'aggressione è stato riconosciuto dai giovani di An, in quanto durante la colluttazione gli si è sfilata la sciarpa che gli copriva la faccia: anche lui è un operaio di Bergamo, ha 26 anni e, come il trentacinquenne, fa parte di quell'area definita come sinistra antagonista.
Incensurati, sono stati denunciati entrambi per lesioni personali e porto abusivo di strumenti atti a offendere: la Digos parla, oltre che di mazze da baseball, di tubi d'acciaio, oggetti che non sono stati ancora trovati. I due accusati sono stati rintracciati in una casa abbandonata in zona Valtesse-Monterosso, dove vivevano senza luce e senza servizi. Convocati in Questura, negano di aver partecipato al blitz. La polizia ipotizza che abbiano aggredito i giovani di An credendo di picchiare gente di Forza Nuova e pensando che volessero pubblicizzare l'inaugurazione della nuova sede del movimento di estrema destra, fissata per sabato 28 febbraio. 

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