Atterraggio d'emergenza a Roma per il charter Orio-Sharm el Sheik
Atterraggio d'emergenza a Fiumicino per un volo charter della Eurofly partito ieri sera da Bergamo e diretto a Sharm el Sheik, in Egitto. Da quanto si è saputo, a spingere il comandante del velivolo – un Airbus 320 con 179 passeggeri a bordo, più sei membri dell’equipaggio – a effettuare l’atterraggio d’emergenza sarebbe stato il fatto che lo stesso pilota avrebbe riscontrato del «carburante contaminato» da una eccessiva quantità di condensa. Il comandante avrebbe quindi deciso di procedere con l’atterraggio di emergenza a Fiumicino per evitare problemi più seri. Il volo in questione, GJ 1844, era decollato poco prima delle 20 – in perfetto orario –, ma nella prima fase del volo charter, organizzato dalla compagnia «I viaggi del turchese», il comandante avrebbe rilevato il problema del carburante e ha avvertito la torre di controllo dello scalo più vicino, appunto Fiumicino. All’aeroporto romano sono quindi scattate tutte le procedure di sicurezza e il charter è atterrato alle 20,47 sulla pista denominata «16 destra», senza alcun problema. I passeggeri sono stati fatti scendere e l’emergenza è cessata alle 20,56. Subito dopo sono scattati i controlli di routine per capire a cosa fosse dovuta la presenza di condensa nel carburante. Fino alla tarda serata di ieri il velivolo è rimasto fermo a Fiumicino: i tecnici hanno provveduto a svuotare i serbatoi del carburante e a riempirli nuovamente. I serbatoi erano stati riempiti poco prima della partenza, come avviene regolarmente, allo scalo di Orio al Serio, senza che fossero rilevati dei problemi di alcun genere. I mezzi di trasporto del carburante sono arrivati allo scalo aereo cittadino direttamente dalle compagnie fornitrici: in aeroporto non è infatti presente un distributore. Si tratta di procedure molto rigide e dalle tempistiche ben definite. Ieri sera a Orio, dopo quanto accaduto, è stato eseguito un controllo all’autobotte, ma non sono stati riscontrati problemi.