Delitto di Ciserano: l'egiziano
condannato a 25 anni

Venticinque anni di carcere per Halmy Sayed Ahmed Alì Mamhoud. Il verdetto è stato emesso giovedì sera, 5 marzo,verso le 21, dopo che i 25 anni erano stato chiesti in mattinata, in Corte d'Assise, dal pm Letizia Ruggeri indicando nell'egiziano di 26 anni l'uomo che avrebbe ucciso a coltellate, nella notte tra il 31 ottobre e il 1° novembre del 2007, il connazionale Mohamad Alì Ibrahim, a Ciserano: il corpo era stato gettato in un fosso e poi l'assassino aveva cercato di dargli fuoco con della benzina.

Per il pubblico ministero le bruciature sul collo dell'imputato, compatibili col tentativo di dare fuoco al cadavere, e il dna, trovato sul coltello rinvenuto vicino al cadavere, sono prove inconfutabili a carico di Halmy: l'uomo è tra l'altro imputato in un altro processo, per l'uccisione a Boltiere di un altro egiziano il 17 agosto 2007.

Ricercato per l'omicidio, che secondo il pm sarebbe stato compiuto per impossessarsi di 4 mila euro, Halmy era stato fermato a Ventimiglia mentre cercava di raggiungere la Francia. L'imputato ha sempre negato ogni abbedito: nel pomeriggio la parola è passata ai difensori dell'accusato, gli avvocati Leandro e Cesare Di Cintio. Hanno chiesto l'assoluzione perché a loro parere gli indizi sono deboli e non concordanti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA