«Quando non troverà più cibo
JJ5 si avvicinerà ai centri abitati»

JJ5 si è risvegliato ed è a caccia di cibo dopo i mesi di letargo. Con l'inverno appena trascorso, al momento non c'è pericolo che si avvicini ad allevamenti e centri abitati: di cibo per il famoso ospite delle nostre montagne ce n'è in abbondanza. Ad affermarlo è Alberto Meriggi, zoologo e ricercatore del Dipartimento di Biologia animale dell'Università di Pavia. «Con il passare dei mesi e quando termineranno le carcasse dell'inverno - spiega l'esperto -, JJ5 cercherà bacche e frutti». Solo dopo potrà avvicinarsi ai centri abitati: «In caso di un incontro ravvicinato il consiglio è quello di allontanarsi, nulla di più» commenta Meriggi.

Nel frattempo, ad avvistare l'orso sono stati alcuni gruppi di cacciatori che nel fine settimana hanno scorto il plantigrado mentre si aggirava sulle Orobie. Assente dalla fine dell'Ottocento, l'orso bruno è quindi tornato a trascorrere l'inverno sulle montagne bergamasche, dove ha dormito dal novembre scorso fino a qualche giorno fa. E anche se nessuno per ora ha ancora avuto modo di vederlo da vicino, sono addirittura due i gruppi di cacciatori che, «armati» di binocoli, tra sabato e domenica lo hanno avvistato tra la Valle Seriana e la Valle Brembana. I primi a documentare l'avvenuto risveglio sono stati tre cacciatori di selezione mentre, guidati dal responsabile del settore 5 Bruno Calvi, stavano effettuando il censimento primaverile dei cervi in località Monte Ortighera-Canal del Loch, in comune di Dossena. Sabato, attorno alle 17, i tre uomini, attraverso dei cannocchiali, hanno avvistato JJ5 a una distanza di circa 300 metri. E l'orso è tornato a farsi vivo anche il mattino seguente, quando un altro gruppo di cacciatori l'ha individuato mentre si aggirava in località Piani di Scalvino, nel comune di Lenna.

Il grande mammifero, risvegliatosi dal letargo e affamato, deve essere sceso a fondovalle per procacciarsi il cibo. Ad aver portato JJ5 a tornare esattamente dove era stato avvistato e fotografato nel giugno scorso deve essere stata la memoria alimentare, come sottolinea Moroni, che ricorda anche che a breve l'orso compirà un anno di soggiorno nella Bergamasca.

E mentre l'orso continua ad aggirarsi sulle nostre montagne, la Regione Lombardia, in accordo con le Province interessate dalla presenza del plantigrado (oltre a Bergamo, anche quella di Brescia e quella di Sondrio), ha dato il via al «Programma di divulgazione e sensibilizzazione della cittadinanza e delle categorie critiche verso la presenza dell'orso bruno e di formazione degli operatori di Province e Parchi per la gestione della specie». Due le attività previste dall'iniziativa messa in campo dal Pirellone: oltre all'organizzazione di apposite serate divulgative in Valle Brembana e in Valle Seriana, che avranno come fine la tutela di questa specie superprotetta, il programma attuato dalla Regione include la formazione di tre squadre di agenti o di guardiecaccia che siano specializzate in interventi di dissuasione dell'orso qualora decida di avvicinarsi troppo ad abitazioni, stalle o insediamenti abitativi.

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