Delitto di Sabbio, il colpo
di pistola ha reciso l'aorta

Il proiettile ha raggiunto il collo, ha reciso l’aorta e si è fermato tra la nona e la dodicesima vertebra. Nonostante questo Laurentiu Florin Sava, il ventitreenne romeno ucciso dall’ex fidanzata Mirela Popovici, sua connazionale...

Il proiettile ha raggiunto il collo, ha reciso l’aorta e si è fermato tra la nona e la dodicesima vertebra. Nonostante questo Laurentiu Florin Sava, il ventitreenne romeno ucciso dall’ex fidanzata Mirela Popovici, sua connazionale, nella notte tra mercoledì 11 e giovedì 12 marzo a Sabbio di Dalmine, è comunque riuscito a fare qualche passo – sembrerebbe tre – prima di cadere a terra in fin di vita. Queste informazioni arrivano dall’autopsia eseguita venerdì 13 marzo alla camera mortuaria dei Riuniti di Bergamo.

Resta ancora da chiarire se il romeno si stesse alzando dalla sedia per aggredire l’ex fidanzata e se quest’ultima abbia quindi agito per difendersi. Su questo aspetto farà senza dubbio leva la difesa della giovane romena, coetanea della vittima, rappresentata dall’avvocato Luca Medici.
 
Intanto sabato 14 marzo alle 10,45, nel carcere di via Gleno a Bergamo, si terrà l’interrogatorio di convalida dell’arresto della giovane, accusata di omicidio volontario. La donna comparirà davanti al giudice per le indagini preliminari Raffaella Mascarino. «Sicuramente daremo battaglia – spiega il legale – perché alla mia assistita vengano annullate le misure cautelari o, la massimo, le vengano concessi gli arresti domiciliari. Se la dinamica dei fatti corrisponderà a quanto lei stessa ha già riferito al pubblico ministero dopo l’arresto e se lo confermerà anche davanti al gip, credo possa inquadrarsi la legittima difesa».

È inoltre probabile che già sabato venga dato il nulla osta per la restituzione ai familiari della salma della vittima: Laurentiu Florin Sava era stato scarcerato soltanto due giorni prima di essere ammazzato. Aveva il divieto di tornare nella Bergamasca: il 4 marzo scorso Laurentiu aveva infatti derubato l’ex fidanzata e tentato di estorcerle del denaro, ma era poi stato arrestato dai carabinieri.
Nonostante il divieto di tornare nella provincia di Bergamo, mercoledì sera si era ripresentato a casa dell’ex fidanzata Mirela Popovici, in via Carristi d’Italia, nella zona residenziale di Sabbio: l’avrebbe minacciata per costringerla a tornare con lui e per questo la ventitreenne, approfittando di un momento di distrazione dell’ex fidanzato, gli avrebbe sfilato di tasca una pistola, sparandogli un colpo alla gola.

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