A occuparsene è la bergamasca General Casa, che a gennaio si è aggiudicata l’appalto per il primo lotto. Il consolidamento (un unico lotto della durata di 180 giorni) della struttura è solo l’inizio di un intervento che punta a rilanciare il complesso (acquistato dalla Mia tramite la controllata Val d’Astino), introducendovi nuove funzioni come il conservatorio e una scuola di specializzazione dell’istituto «Mario Negri».
Il progetto non coinvolgerà solo gli edifici (tra cui l’antica chiesa del Santo Sepolcro, del cui restauro si farà carico la Diocesi) bensì si estenderà ai circa 600 mila metri quadrati di terreni circostanti: il recupero della Torre dell’Allegrezza, dei percorsi naturalistici circostanti, l’introduzione di ulivi e vigneti per recuperare la tradizione agricola del secolare monastero.
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