Solo che il momento buono è arrivato in maniera tale da cogliere tutti in contropiede. Tutto è accaduto in piena notte - tra giovedì e ieri - in un appartamento di via Romelli, a Ponte Nossa, nella zona dell'oratorio. «Era più o meno l'una quando Elena ha cominciato ad avvertire le prime contrazioni - spiega il marito -. Presto ha però capito che tutto si stava svolgendo più in fretta del previsto, e che ormai non era in grado di muoversi. Così abbiamo chiamato il 118». In pochi minuti è arrivata un'ambulanza, e il personale ha cominciato ad assistere la donna in attesa che giungesse anche l'auto medicalizzata: «Anche la dottoressa arrivata subito dopo è stata del parere che non era il caso di affrontare il viaggio verso l'ospedale, perché ormai il bambino stava nascendo», aggiunge Domenico Epis.
Enrico è così venuto alla luce in soggiorno, sul divano di casa. Erano le due meno dieci quando il piccolo ha emesso il primo vagito. Poi il trasporto all'ospedale «Antonio Locatelli» di Piario, dove gli è stato reciso il cordone ombelicale. Tutto si è svolto nel migliore dei modi, senza che si siano dovuti fare i conti con particolari problemi. Il bimbo pesa 3 chili e 710 grammi e misura 52 centimetri di lunghezza.
Enrico è il terzo figlio della coppia: farà compagnia al fratellino Giorgio, di 7 anni, e alla sorellina Marta, di 4. I genitori - entrambi di 36 anni, lei impiegata e lui operaio - dicono: «Vogliamo ringraziare il personale del 118 per l'assistenza prestata e per la tempestività con cui è intervenuto. Hanno davvero tutti dimostrato tanta professionalità, competenza e disponibilità». E soprattutto prontezza di riflessi. Perché Enrico, quando ha preso la sua decisione, proprio non ha voluto sentire ragioni. Ed è venuto al mondo in tutta fretta, per fare subito gli auguri al suo papà.
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