Omicidio nel Bresciano, il fermo
a Bergamo: convalidato l'arresto

Il gip Raffaella Mascarino convalida il fermo e conferma la custodia in carcere per Giuseppe Candido, interrogato in carcere dopo essere stato fermato domenica mattina dai carabinieri del radiomobile di Bergamo con l'accusa di omicidio volontario.

L'uomo, bresciano di 40 anni, è accusato di omicidio volontario aggravato dalla premeditaizone e dallo stolking. Durante l'interrogatorio Giuseppe Candido ha ammesso l'omicidio ma ha ridimensionato la vicenda, raccontando di un rapporto turbolento, costellato da continue minacce e ingurie da entrambe le parti. Candido non spiega però l'accoltellamento dicendo solo che l'omicidio si è verificato in un momento in cui voleva togliersi la vita. I fatti sono però andati diversamenti e ora l'uomo è accusato di aver ucciso la sua ex, Patrizia Maccarini, venerdì a Calvisano (Brescia). Domenica il quarantenne, di fronte al sostituto procuratore Domenico Chiaro, si era avvalso della facoltà di non rispondere.

L'uomo è stato preso domenica mattina alle 7,35 a Lallio, sulla 525, all'altezza di una pasticceria dove aveva appena comprato delle brioches. A mettere i carabinieri sulle sue tracce è stata una telefonata che ha fatto a un amico bresciano da una cabina telefonica in via Grossi, al Villaggio degli Sposi. Telefonata che è stata intercettata e localizzata.

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