Per non pagare il ristorante
fugge in bici ma finisce in manette

Fugge in bici per non pagare il ristorante ma finisce in manette. Il protagonista è un 32enne di Arcene che è stato inseguito per 40 minuti: prima dal proprietario e dal cuoco del locale dove aveva mangiato a sbafo, poi dai carabinieri.

Tutto è iniziato alle 14,30 a Treviglio: il 32enne è uscito da un ristorante di via Bergamo senza pagare il conto. È saltato in sella alla sua bicicletta ed è scappato. Il titolare del ristorante, con il cuoco a dare manforte, si è messo all'inseguimento con un'auto. Ma, giunto in paese, il giovane fuggitivo è riuscito a far perdere le sue tracce nelle stradine.

Poi però gli inseguitori, che non si erano dati per vinti e avevano continuato a perlustrare la zona, lo hanno notato vicino a un distributore. Lo hanno raggiunto per chiedere spiegazioni: ma il 32enne - per tutta risposta - ha estratto un coltello con una lama da 11 centimetri e ha minacciato cuoco e ristoratore.

E dopo un istante è ripartito pedalando a tutta velocità verso Verdello. I due inseguitori - visto il coltello - hanno preferito chiedere aiuto ai carabinieri. I militari di Urgnano hanno intercettato il 32enne sulla strada Francesca: ma lui non si è dato per vinto e ha continuato a scappare. Ha scavalcato un fossato e si è lanciato su una strada sterrata.

L'inseguimento si è concluso alle 15,10 quando i carabinieri lo hanno definitivamente bloccato. Ne è nata anche una colluttazione, nella quale un militare è stato ferito (contusione a una spalla).

Per il mangiatore a ufo si sono aperte le porte del carcere: la bravata gli è costata una denuncia per rapina impropria, violenza e resistenza a pubblico ufficiale, oltre che per porto abusivo di coltello.

Poi i carabinieri hanno scoperto che due settimane fa era stato denunciato per un episodio simile in un altro ristorante della zona e, una settimana fa, per aver fatto benzina a un distributore ed essersene andato senza pagare.

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