Rumori, giochi, accattonaggio
Ecco il nuovo «Regolamento»

Giochi in luoghi pubblici e skate, rumore notturno, accattonaggio e bivacchi. Materia scottante e difficile da trattare, materia che il Regolamento di polizia urbana (nuova versione) intende affrontare definitivamente. Il testo presentato alla stampa è il risultato di una serie di limature alla versione già presentata il 23 aprile scorso alla Giunta e che in città aveva creato un polverone.

Nel regolamento arrivato sui tavoli della conferenza erano stati eliminati passaggi come quello del «divieto di giocare in luoghi pubblici», mentre è stato sottolineato che il divieto a circolare con skate e pattini esiste solo se si «creano pericoli» per le persone o le cose circostanti. Resta il divieto di praticare l’accattonaggio per più di un’ora nella medesima via, «ma – dice il sindaco Bruni – come regola da applicare con buon senso e che garantisce strumento d’intervento se la situazione diventa molesta. Non ci saranno vigili con il timer».

Presenti alla conferenza il sindaco Bruni, l’assessore alla Sicurezza Dario Guerini e il comandante della Polizia locale Virgilio Appiani. In aula, solo per ascoltare, il consigliere di Rifondazione Maurizio Morgano.

«Questo regolamento non viene varato dalla Giunta, ma dal Consiglio – ha detto Bruni –. Noi lo proponiamo all’assemblea, che si riunirà solo con la prossima amministrazione. Se si riterrà di accoglierlo, andrà avanti. Diversamente verrà modificato».

Il testo originario, trapelato attraverso indiscrezioni pubblicate su l’Eco, comprendeva passaggi che erano andati di traverso a una parte della maggioranza. Passaggi che nella versione definitiva sono stati modificati: da quello degli skate a quello dei giochi, da quello sul rumore notturno ai bivacchi.

Prima si vietava di fare rumore dalle 23 alle 7, ora la specifica è legata al rumore molesto e agli schiamazzi. E i bivacchi? Prima erano in pratica messi fuorilegge i barboni, oggi si specifica che a non essere consentita è la creazione di giacigli permanenti.

Sulla questione interviene Franco Tentorio consigliere comunale del Pdl e candidato sindaco al Comune di Bergamo: «il nuovo regolamento di polizia urbana a Bergamo - dice - è un inganno per i cittadini bergamaschi. Nelle conferenze stampa il sindaco dovrebbe anche spiegare che il suo regolamento non ha nessun valore. Queste regole vanno infatti approvate dal consiglio comunale, che ha da tempo cessato la sua attività per le elezioni. I tempi quindi non ci sono più. E quando i tempi c'erano, il sindaco si è guardato bene dal farlo. La politica degli annunci è uno spot elettorale nel quale i cittadini non cascano più».«Ma d'altra parte - conclude - con Rifondazione Comunista in giunta e in maggioranza l'unico modo che aveva il sindaco per presentare un regolamento sulla sicurezza era solo questo: renderlo inapplicabile».

 

Anche l’on. Gregorio Fontana deputato bergamasco del PDL è intervenuto con una dichiarazione: «La decisione della giunta di sinistra, che governa il  comune di Bergamo con la quale ha adottato un giro di vite  sulla sicurezza  prevedendo tra l’altro il limite di un’ora chi fa l’accattonaggio è una decisione ridicola, inattuabile  ed inopportuna e che per giunta non avra’ la copertura politica dell’attuale maggioranza. Questa uscita fa il paio con le affermazioni  dell’On Salvini che propone  l’uso esclusivo di alcuni vagoni della metropolitana  per i cittadini milanesi,  con la differenza  sostanziale che Salvini ha fatto questa dichiarazione in maniera estemporanea mentre invece la giunta rossa del comune di Bergamo,  guidata dal sindaco Bruni,  sull’argomento ci ha ragionato addirittura per  alcuni mesi».

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