Ecoincentivi: sconti del 30%
«boom» di vendite per le bici

Se le bici a Bergamo non stanno andando a ruba, poco ci manca; tendenza che ricalca quanto sta avvenendo anche a livello nazionale. Tutto merito dell'incentivo concesso, a partire dall'ultima decade di aprile, dal ministero dell'Ambiente. Chi in pratica oggi decide di comperare una bicicletta, ha diritto a uno sconto del 30% sul prezzo di listino, fino a un tetto massimo di 700 euro.

Non è proprio poco per gli appassionati dei pedali che già si rendono protagonisti di un gesto ecologico rispetto alla scelta di una vettura o una moto. Come sta procedendo la campagna appena iniziata? Lo abbiamo chiesto ad alcuni rivenditori i quali sostengono di aver notato un netto incremento delle vendite nel settore, pur manifestando piccole perplessità: l'incentivo poteva essere applicato in una stagione meno felice per le bici invece che in primavera e il meccanismo burocratico sta mostrando qualche lentezza.

«L'iniziativa è appena partita - dice Antonio Pesenti, dell'omonimo negozio in via Fantoni - e sta riscuotendo già un notevole successo. Per il cliente si tratta di un grosso vantaggio perché se la bici costa mille euro ne paga solo 700; quindi si tratta di uno sconto effettivo e tutt'altro che trascurabile. Secondo me, però, non durerà molto perché i fondi a disposizione ammontano a poco più di 8 milioni di euro in tutta Italia e un milione e mezzo è stato già bruciato. Per cui ritengo che non si riuscirà ad andare oltre la fine di maggio». «Peccato - aggiunge Pesenti - che questa iniziativa sia stata varata a maggio, un mese in cui vendiamo comunque un buon numero di prodotti. Se fosse partita a marzo avremmo avuto degli indicatori più interessanti. Nonostante tutto, però, solo da noi è stato acquistato un 20% in più di bici, in quest'ultime settimane, rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso».
«Grazie agli ecoincentivi - dice Aldo Garufi, dell'ufficio marketing della Bianchi Biciclette di Treviglio - la vendita di bici sta funzionando molto bene, soprattutto se consideriamo la situazione del mercato legata all'attuale andamento economico. Gli uomini appaiono più interessati rispetto alle donne, e riguardo ai modelli direi che la fascia intermedia resta quella più richiesta. A livello numerico, da quando è partito l'ecoincentivo abbiamo già venduto 2.400 biciclette in tutta Italia, quindi nel giro di un paio di settimane».

«Purtroppo è una promozione che sta andando a rilento - dice Roberto Bresciani, titolare del negozio Bonfanti di via Moroni - perché molte ditte costruttrici di bici non si sono ancora attivate inserendo i propri dati. Ma si stanno adeguando gradualmente. Però ci vorranno ancora dieci giorni per entrare nel vivo, mentre nel Sud mi risulta che le cose stiano già andando bene. L'interesse però c'è ed è un mercato che si sta sicuramente risvegliando».

«Abbiamo già partecipato alla campagna del 2008 quando c'era la rottamazione - dice Giuseppe Passera, della Imd Italia di via Galimberti a Redona - e quest'anno prendiamo parte a questa nuova iniziativa con l'azienda di biciclette Bottecchia e altre due, la Green Spark e la Mi.Gi, che si occupano di quelle elettriche. Da quando è stato introdotto l'ecoincentivo abbiamo notato un notevole incremento di richieste e vendite. Speriamo che lo Stato ci dia l'ammontare dei contributi in tempi accettabili, perché stiamo aspettando ancora quelli dell'anno scorso. Funziona così: noi emettiamo una fattura già con lo sconto, che in pratica anticipiamo, il cui ammontare ci viene poi ridato dal produttore a sua volta rimborsato dal ministero. Di bici normali ne stiamo vendendo parecchie, un po' a tutte le fasce di età; quelle elettriche sono soprattutto richieste dagli anziani. E agli acquirenti proponiamo anche una polizza assicurativa a buon mercato».

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