Cronaca
Lunedì 25 Maggio 2009
Case Aler, denuncia dei sindacati:
«Canoni più bassi solo per pochi»
Le riduzioni dei canoni di affitto per le case dell'Aler sarà solo per pochi: la denuncia arriva dai sindacati inquilini di Cgil, Cisl e Uil, e dall'Unione Inquilini di Bergamo. Le diminuzioni - scrivono i sindacati - dovrebbero partire dall’ottobre prossimo e non più da luglio. Riguarderebbero poi non tutte le unità abitative, ma solo poco più della metà, ossia gli alloggi privi di doppi vetri. Su questi alloggi la riduzione passerebbe dal 10% al 13% del canone.
Inoltre - proseguono - la riduzione negli stabili senza ascensori (peraltro già prevista da un precedente protocollo sindacale del 2008 e mai applicata) slitta a data da destinarsi. Altra novità dovrebbe essere la riduzione del 3% dei canoni di affitto nei caseggiati privi di recinzioni e dove il verde è accessibile e a uso di tutti. La richiesta dei sindacati degli inquilini era, invece, quella di non conteggiare le metrature di verde comune per il calcolo del canone.
«Il mese scorso - si legge in un comunicato - con metodi quantomeno discutibili perché in presenza di una trattativa sindacale non ancora conclusa, l'Aler di Bergamo ha dichiarato ai giornali ed alle televisioni locali che avrebbe applicato una riduzione del 10% ai canoni di affitto per tutto il patrimonio e un ulteriore abbattimento del 6% per gli inquilini che abitano in appartamenti dal terzo piano in su all’interno di stabili privi di ascensore. Queste misure, insieme alla riduzione del 20% dei canoni dei box in caso di alloggi senza cantina o solaio, avrebbero dovuto essere applicata a partire dal luglio 2009».
«I sindacati inquilini - prosegue - dal dicembre 2007 hanno denunciato il fortissimo aumento degli affitti a seguito dell’applicazione della Legge regionale n.27. Nel 2008 hanno presentato all'Aler una piattaforma articolata per ridurne i danni economici alle famiglie assegnatarie. Pur prendendo atto positivamente delle proposte dell’Aler, hanno chiesto all’ente di averne i dettagli all’interno della trattativa e procedere a ulteriori abbattimenti dei canoni almeno nei quartieri con condizioni abitative e di vivibilità inferiori alla media».
«Il 20 maggio si è tenuto un nuovo incontro con il direttore generale dell'Aler, Bruno Marzia, in occasione del quale i sindacati auspicavano di poter concludere un'intesa soddisfacente a chiusura della vertenza sui canoni degli alloggi e dei box: a tale incontro l'Aler si è invece presentata con posizioni sensibilmente diverse da quelle presentate alla stampa su vari punti e non di poco conto».
«Con l'applicazione della Legge Regionale l’Aler di Bergamo - concludono i sindacati - ha ottenuto un fortissimo incremento degli introiti da canoni, superiore a quello di tutte le altre Aler lombarde, ad eccezione forse di quella di Milano. Per questo i sindacati degli inquilini chiedono all’ente di tenere un atteggiamento costruttivo e lineare per raggiungere rapidamente un accordo sindacale che dia effettivo e immediato beneficio agli inquilini delle case popolari. Si tratta di una necessità primaria, in un momento in cui la crisi economica fa sentire pesantemente i suoi effetti su tante famiglie».
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