Bettoni: «La mia una lista di coerenza»

«Al termine della contesa elettorale, ringrazio le migliaia di bergamaschi che hanno sostenuto la candidatura di Luigi Pisoni e la proposta di continuità della Lista Bettoni per la concretezza nel proseguimento dei progetti e opere avviate in questi miei due mandati». Così il presidente uscente della Provincia, Valerio Bettoni, saluta tutti coloro che l'hanno sostenuto in questa avventura.

«Il 14% dei consensi ottenuti complessivamente da Pisoni e da una lista della società civile e del territorio – caso abbastanza inconsueto nella distribuzione del voto nazionale – è un risultato che giudico positivo e che incoraggia ad andare avanti nel prossimo Consiglio Provinciale a difesa della centralità dell’autonomia bergamasca, con i suoi particolari problemi e le possibili soluzioni avviate. La mia - prosegue Bettoni - è stata una lista di testimonianza, di coerenza e di proposta. Il voto raccolto attorno a idee, programmi, progetti di territorio è di particolare significato in una campagna elettorale, dove hanno prevalso posizionamenti di schieramento nazionale e accordi di vertice nel costrittivo schema del singolare bipolarismo italiano. Rispetto e accetto il giudizio degli elettori, grazie al quale la Lega arriva al governo della Provincia dopo dieci anni all’opposizione».

«Il mio impegno al servizio della comunità bergamasca continuerà con spirito costruttivo, realismo operativo e attenzione ai valori positivi e aperti al nuovo, in una società dove si colgono segnali di inquietudine e preoccupazione. Con la proclamazione dei risultati, finisce il mio mandato alla guida della Provincia. È un’esperienza che mi porterò dentro e non dimenticherò mai per aver potuto dare una significativa e riconosciuta impronta di credibilità a questa importante istituzione democratica. La Provincia è stata riportata al centro della laboriosità e dell’impegno di una comunità attenta alla propria autonomia, alla propria identità e al proprio avvenire. Un grazie speciale lo rivolgo a tutti coloro che mi hanno manifestato nel tempo appoggio, collaborazione, critiche costruttive e simpatia. Mi scuso dove non fossi riuscito a interpretare le attese, dando le adeguate risposte che sempre ho cercato con buona volontà, e anche se talora ho avuto qualche eccesso di temperamento. Auguro al nuovo Presidente on. Pirovano di poter sviluppare la centralità della Provincia, difendendola soprattutto da coloro che ne vogliono la fine e traducendo in effettiva e percepita attività le tante attese di un federalismo concreto e solidale».

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