Curva della morte a Zanica
Proteste, l'Anas pare si muova

È stata ribattezzata «la curva della morte» per i numerosi incidenti, anche mortali, che si sono succeduti nel tempo. L'ultimo la notte di domenica 21 giugno quando tre giovani sono usciti di strada finendo nella scarpata e due di loro si sono feriti seriamente.

È la rampa di raccordo tra la statale 42 e la Nuova Cremasca a Zanica: un curvone stretto, buio, a due corsie di marcia e molto trafficato perché è utilizzato da chi viene dalla Bassa ed è diretto in città, all'aeroporto o all'Oriocenter.

In tanti hanno protestato e domandato a chi ha la responsabilità di quel tratto (l'Anas) di mettere in sicurezza la curva. Il sindaco di Zanica, Giovanni Mario Aceti, ha sottolineato che il Comune ha inviato quasi mensilmente sollecitazioni all'Anas. «Solo ultimamente le nostre lettere hanno avuto una risposta e l'Anas sta pensando di illuminare il tratto. Ma noi speriamo anche che sostituiscano i guard-rail. Per risolvere il problema ci vorrebbe il prolungamento della statale 591 fino alla Francesca, un'opera di non poco conto».

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