Porta Dipinta: si scava per i garage
e spuntano resti archeologici

Nel 1986 Raffaella Poggiani Keller, direttore della Soprintendenza, parlava, riferendosi alla zona adiacente alla chiesa di Sant’Andrea in Città alta di una tra le aree «a maggiore rischio archeologico». Evidentemente non si sbagliava. Perché se è vero che le ricerche sono tuttora in corso e i responsabili del cantiere non si sono ancora espressi, è vero anche che le immagini del grande scavo di fronte a palazzo Moroni sono abbastanza eloquenti.

Tanti resti che escludono almeno un’ipotesi: là sotto non c’è solo roccia. Sul resto è ancora prematuro esprimersi, ma le congetture non mancano. Qualcuno parla, per esempio, di una grande cisterna romana (abbastanza facile da individuare anche nelle fotografie) e di tracce dell’antico accesso medievale che collegava la città a Borgo Pignolo.

Ipotesi realistiche? Dalla Sovrintendenza, per ora, nessuna conferma

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