Piante di oppio: lungo l'Oglio
un angolo di Afghanistan

Un angolo di Afghanistan lungo il fiume Oglio: a Rogno la guardia di finanza di Costa Volpino ha scoperto una coltivazione illegale di papavero da oppio, la pianta dalla quale si ricava morfina per produrre eroina. Le fiamme gialle ora sono sulle tracce di chi ha seminato e fatto crescere queste piante: rischiano una condanna fino a vent'anni di reclusione.

Martedì mattina un militare della Gdf di Costa Volpino aveva segnalato al suo comando una serie di movimenti sospetti sulla sponda del fiume: le fiamme gialle si erano quindi subito attivate per effettuare una perlustrazione della zona. Durante la ricognizione i militari hanno sentito diverse persone mettersi in fuga, nascoste dalla fitta vegetazione.

Quando hanno individuato l'area da cui gli ignoti coltivatori stavano scappando si sono ritrovati davanti 38 piante di papaverum somniferum con 166 capsule da cui è possibile estrarre l'oppio, una sostanza lattiginosa dalla quale, una volta essiccata, si può ricavare morfina.

Le sponde del fiume hanno offerto alle piante il caldo e l'umido necessario per crescere: chi le ha piantate ha poi scelto una zona al riparo da occhi indiscreti e su terreno demaniale. Le piante sono quindi state raccolte dai finanzieri e portate all'orto botanico di Bergamo per essere riconosciute. Le indagini proseguono e le fiamme gialle lavoano per individuare i responsabili del reato.

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