Bolognini, Amboni (Cgil): «Ribassi anche del 40%: si potranno garantire lavori di qualità?»

E sulla vicenda della ristrutturazione del Bolognini si registra anche l'intervento di Orazio Amboni della Cgil di Bergamo. «Alla gara d’appalto - scrive - si sono presentate 46 ditte, ben 12 hanno offerto un ribasso d’asta superiore al 40% e la media è di un ribasso del 32%. Difficile credere che con queste cifre l’azienda che risulterà vincitrice riuscirà ad assicurare lavori di qualità, con personale specializzato e preparato, con attrezzature moderne e innovative».

Ecco il testo integrale dell'intervento di Orazio Amboni
«Lo scorso venerdì 3 Luglio Cgil Cisl Uil (Confederali e di categoria) hanno incontrato il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera di Seriate e l’intero staff direzionale per un confronto sulle prospettive che si apriranno con l’inizio dei lavori per la ristrutturazione del vecchio blocco chiamato “palazzo grigio” contenente diverse unità operative e servizi (neurologia, medicina, pediatria, ambulatori).

La convivenza forzata con i lavori del cantiere non potrà non produrre disagi e problemi, per questo è bene che i lavori siano affidati ad una ditta seria, che faccia presto e bene e dia garanzie di non fare come è successo a Piario. Purtroppo qualche preoccupazione l’abbiamo: alla gara d’appalto si sono presentate 46 ditte, ben 12 hanno offerto un ribasso d’asta superiore al 40% e la media è di un ribasso del 32%.

Difficile credere che con queste cifre l’azienda che risulterà vincitrice riuscirà ad assicurare lavori di qualità, con personale specializzato e preparato, con attrezzature moderne e innovative. Il rischio di una paralisi dopo qualche mese di lavori non è un’ipotesi frutto di nostra ipotetica ostilità preconcetta.

Per questo abbiamo chiesto (e ottenuto) sia una costante sorveglianza dell’ASL su tutta la fase di cantiere sia un protocollo d’intesa con i sindacati del settore edile per assicurare, come si è fatto per il nuovo ospedale di Bergamo, una gestione trasparente e partecipata dei lavori di ristrutturazione.

Il ruolo dell’ASL dovrà essere centrale anche per quanto riguarda le ricadute sulla rete ospedaliera provinciale: come si ricorderà, l’estate scorsa, il temporaneo trasferimento ad Alzano della Pediatria aveva causato un maggior afflusso ai Riuniti, sia al Pronto Soccorso Pediatrico che alle degenze, un’emergenza prevedibile, che non deve ripetersi.

Da notare che, ancora una volta, il ruolo centrale dell’ASL è più il frutto di una richiesta sindacale che, come dovrebbe essere, il risultato del protagonismo aziendale. Sul temporaneo trasferimento ad Alzano della Pediatria, anche in questa occasione si sono concentrate le critiche e le discussioni.

Tutti i medici del reparto avevano sottoscritto un documento assai critico e l’Azienda aveva reagito, inizialmente, in modo discutibile e poco improntato all’ascolto e al dialogo. L’incontro del 3 Luglio ha creato le condizioni per un confronto concreto tra diverse ipotesi di cui vanno valutati i costi, i tempi, la fattibilità, anche recependo le osservazioni del personale direttamente interessato.

Secondo l’Azienda la soluzione prospettata è la più praticabile in quanto i disagi che provocherebbe un trasferimento della Neurologia o della Medicina sarebbero ben superiori. Confermando la disponibilità a proseguire il confronto, l’Azienda ha accettato di entrare nel merito delle proposte alternative, da valutare nel dettaglio, e di avviare il confronto con i sindacati del settore edile per la stesura del protocollo d’intesa che, questa volta, dovrà vedere un’assunzione di responsabilità anche da parte della Direzione dei lavori e della ditta appaltatrice».

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