Sicilia: bancario di Treviglio
muore in mare a Capo d'Orlando

Lavorava in banca a Treviglio Antonino Galipò, il 38enne morto ieri pomeriggio nel mare antistante il lungomare Ligabue a Capo d'Orlando, in Sicilia, mentre stava nuotando. Si è trattato di una tragica fatalità, tanto che il procuratore non ha ritenuto necessaria l’autopsia e ha restituito il corpo ai familiari.

Secondo la polizia l’uomo, che si trovava in vacanza con i familiari a Capo d’Orlando, avrebbe perso la vita per l’impatto con uno dei tetrapodi che compongono la barriera frangiflutti a protezione della spiaggia. Il dramma si è consumato poco dopo le 19, quando sulla battigia si trovavano ancora centinaia di bagnanti.

Forse a causa dell’incresparsi del mare l’uomo è stato trascinato verso gli scogli artificiali e ha sbattuto violentemente la testa perdendo conoscenza. Inutili i soccorsi di alcuni bagnanti che lo hanno immediatamente notato e trascinato a riva.

Al momento dell’arrivo dell’ambulanza del 118 Antonino Galipò era già morto. I movimenti dei soccorritori e della polizia hanno richiamato l’attenzione dei familiari della vittima che risiedevano in questi giorni sulla Trazzera Marina a poca distanza dal luogo della tragedia.

Ed è stato proprio il padre della vittima, un medico originario di Capo d’Orlando, a recarsi sul lungomare per capire cosa fosse successo ed apprendere la tragica notizia.

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