Stop ai sacchetti
di plastica

Sacchetti di plastica addio. La rivoluzionaria disposizione, presa da Auchan con il sostegno del Wwf, è scattata lo scorso 1° luglio. Da tale data il contenitore in polietilene, usato per mettere la spesa, è uscito definitivamente di scena dagli ipermercati che recano questo marchio.

Dal 1° luglio dunque, grazie al protocollo di intesa sottoscritto con il Wwf che sostiene il processo di sostituzione dei sacchetti di plastica in favore di quelli riutilizzabili, la «strategia rifiuti zero» è diventata realtà. Ora i consumatori degli ipermercati Auchan hanno infatti a disposizione una robusta borsa verde che il personale addetto alla vendita sostituirà gratuitamente in caso di rottura. Tre le altre eco-alternative: il sacchetto in biotech riciclabile al 100%, il sacchetto di carta e la ecobox in cartone.

«Con questa operazione - si legge in un comunicato diffuso da Auchan - ogni anno verranno complessivamente risparmiati 30 milioni di sacchetti in plastica riciclata al 40% e 180 milioni di sacchetti in polietilene, quantitativi di plastica destinati a inquinare la terra nelle discariche, le acque dei fiumi e dei mari». «Siamo convinti - spiega Anna Tuteur, responsabile delle relazioni esterne e affari istituzionali di Auchan Spa - che il problema sia a monte del sacchetto e risieda in una consolidata cultura dell'usa e getta che l'ambiente non può più sopportare. Per questo noi, con le nostre eco-alternative, vogliamo educare il cittadino a un uso consapevole e ripetuto nel tempo dei materiali. Da considerare inoltre che abbiamo rinunciato a "firmare" le eco-alternative con il nostro marchio: al suo posto i nostri consumatori trovano soltanto il simbolo del Wwf».

Da Auchan fanno inoltre sapere che: «Quella di abolire l'uso dei sacchetti di plastica dal 1° luglio è per ora solo una nostra iniziativa. Ma sembra che anche altre società che operano nella grande distribuzione stiano prendendo in considerazione questa strategia. Recependo una direttiva europea, l'Italia ha già stabilito la messa al bando del sacchetto di plastica in tutti i supermercati a partire da gennaio 2010.

Pare però che venga introdotta la proroga di un anno. Noi, comunque, abbiamo preferito muoverci con sei mesi di anticipo». E il pubblico cosa ne pensa? «L'idea in sé è buona - dice Mariangela Ratti di Villa d'Almè - ma i sacchetti biodegradabili non hanno certo la resistenza di quelli di plastica perché si tagliano facilmente. Inoltre i dieci centesimi a pezzo sembrano un po' eccessivi». «È un'ottima cosa per l'ambiente - dice il giovane Andrea Marcucci - e speriamo che l'iniziativa venga estesa anche in altri punti vendita». «Purtroppo il sacchetto di carta - dice Tiziana Spada - cede facilmente quando ci metti dentro le cose pesanti, come quello biodegradabile. Si intende tutelare l'ambiente, ma anche per i sacchetti di carta si tagliano gli alberi».

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